Approda anche in Regione l’iniziativa promossa dalla Lega Nord a Roma e all’Europarlamento per la regolamentazione del fenomeno della prostituzione, che passa attraverso il superamento della legge Merlin, che dal 1958 ha imposto la chiusura delle case del piacere. In una risoluzione presentata oggi i consiglieri regionali Mauro Manfredini, Manes Bernardini e Stefano Cavalli chiedono al presidente della Regione – che è anche numero uno della conferenza dei presidenti di Regione – Vasco Errani di promuovere un’iniziativa alle Camere affinché “si torni a disciplinare la prostituzione”, “un’evidenza che da oltre 50 anni è consegnata all’anarchia pur di non ammetterne l’esistenza e affrontarne i risvolti”.

“La storia non è riuscita a cancellare la prostituzione – sottolineano i consiglieri -. E ipocrisia e moralismi hanno solo peggiorato la situazione. Forse è meglio guardare al fenomeno con realismo e trovare – pragmaticamente – la risposta più adeguata”. “Sotto il profilo igienico sanitario le case chiuse – adeguatamente regolamentate – garantirebbero maggiori tutele e sarebbero perlomeno controllabili. Sotto il versante della sicurezza si sottrarrebbe il fenomeno al racket e allo sfruttamento. Molti quartieri sarebbero inoltre sgravati dal ruolo di bordelli a cielo aperto, e residenti e famiglie sarebbero liberi dallo squallido tour dei clienti, molto spesso legato anche allo spaccio e accompagnato da presenze non certo gradite”. “Benefici sarebbero evidenti sotto il profilo fiscale. Anche il mestiere più antico del mondo sarebbe sottoposto a tassazione. Questo garantirebbe nuove entrate fiscali che potrebbero alleggerire la pesante pressione fiscale oggi imposta a imprese e cittadini”. “Ma soprattutto: sarebbe la fine di dannose ipocrisie che in questi anni hanno avuto come unico effetto quello di consegnare quartieri e viali al degrado e allo squallido mercanteggiare di corpi”. “Ricordiamo che le case chiuse erano presenti anche nello Stato pontificio, perché gli stessi Papi capirono che il fenomeno, non potendolo debellare, era meglio regolarizzarlo”.