William-Ballotta-8«Anche a Modena c’è urgente bisogno di un patto sindacati-imprese-istituzioni per rilanciare il nostro territorio, partendo dalla ricostruzione post terremoto e decidendo insieme il nostro futuro». Lo afferma il segretario provinciale della Cisl William Ballotta che, prendendo spunto dall’appello al governo lanciato ieri a Genova da Cgil-Cisl-Uil e Confindustria, ripropone un “patto di comunità” per individuare le priorità e concertare le scelte da compiere. «La ricostruzione può essere l’occasione per ridisegnare l’intero territorio, non solo le zone colpite dal sisma. Per questo – spiega Ballotta – è indispensabile che si proceda insieme e non in ordine sparso, aprendo una riflessione su cosa siamo oggi e, soprattutto, cosa vogliamo essere domani e come arrivarci». Il segretario Cisl mette al primo posto il lavoro e, quindi, il sostegno all’industria manifatturiera, l’unica che può offrire opportunità di occupazione per tante persone e trainare anche lo sviluppo dei servizi. «Dobbiamo aiutare le imprese a restare sul territorio e prevenire altri “casi Firem” – dice Ballotta – In un’economia globalizzata la competitività aziendale non basta: oggi è indispensabile essere competitivi anche come territorio e sistema-Paese. È di vitale importanza favorire l’innovazione tecnologica, di prodotto e processo, la formazione continua dei lavoratori, una logistica più efficiente, trasporti più rapidi, minori costi energetici, creazione di aree dedicate allo sviluppo delle imprese, rilancio dell’istruzione e formazione tecnica, un più stretto rapporto università-imprese, semplificazione burocratica, fiscalità di vantaggio, tempi della giustizia ragionevoli. Sono tutti aspetti su cui si può intervenire anche a livello locale». Nel “patto di comunità” proposto dalla Cisl un ruolo chiave deve giocarlo la politica, quindi le amministrazioni pubbliche. Per Ballotta le istituzioni locali devono sostenere concretamente il manifatturiero e, insieme, il lavoro, ricercando una migliore efficacia ed efficienza dei servizi. In questo senso la Cisl appoggia il progetto di unificazione tra il Comune di Modena e quelli dell’attuale distretto 7 (S. Cesario, Castelfranco, Nonantola, Ravarino, Bomporto e Bastiglia). «La crisi si supera solo unendo le forze e la politica deve dare il buon esempio. Non hanno più senso – sottolinea Ballotta – ostacoli, resistenze e campanilismi». È su queste idee – dal patto di comunità alla revisione istituzionale – e su altri temi concreti che il segretario provinciale della Cisl auspica si sviluppi il confronto tra gli aspiranti candidati sindaci di Modena e degli altri Comuni della provincia.