Le tubature degli acquedotti italiani contengono amianto. La notizia può destare scalpore, eppure è nota a tutti gli operatori del settore. Lo è meno per i cittadini che ogni giorno usano l’acqua per bere, cucinare, lavare e lavarsi. A seguito della proiezione del documentario “Anno 2018: verrà lamorte, l’amianto in corpo”, realizzato da Giuliano Bugani e Salvo Lucchese, la presenza di amianto nelle tubature degli acquedotti italiani ha tuttavia spinto un gruppo di cittadini, ad attivarsi per saperne di più.

Dalla discussione seguita alla diffusione del documentario, nasce l’idea di realizzare un’inchiesta sulla presenza di amianto anche nelle tubature della città e provincia di Reggio Emilia.

I danni derivanti dall’inalazione di amianto sono ormai universalmente riconosciuti, anche se questo riconoscimento è avvenuto con grande ritardo rispetto all’esposizione che migliaia di cittadini e lavoratori hanno subito. Diversa è la situazione per quanto riguarda l’amianto ingerito perché contenuto negli alimenti, e su questo la comunità scientifica è ancora divisa. Intanto, poco si sa e poco se ne parla.

Scopo dell’inchiesta è portare alla luce e sottoporre al dibattito pubblico le diverse sfaccettature, posizioni e conoscenze che riguardano la presenza di amianto nelle tubature dell’acqua: il suo eventuale passaggio nell’acqua di uso quotidiano, le conseguenze sulla salute di chi lo ingerisce e di chi lavora a contatto con questi tubi, il problema dello smaltimento delle condotte una volta che interventi di manutenzione decidano la loro sostituzione.

Che cosa sanno, e cosa pensano, i cittadini e gli amministratori di tutto questo?

Quali alternative sono immaginabili alle vecchie tubature in amianto?

Il Comitato Cittadino Viano invita tutti gli interessati a partecipare all’anteprima nazionale il 15 ottobre 2013 alle ore 19:00 presso Europa Cinema di Bologna per il documentario “H2A. L’amianto nell’acquedotto”.

A rompere il silenzio ci pensano due filmaker indipendenti, Giuliano Bugani e Daniele Marzeddu, che con “H2A. L’acquedotto in amianto” cominciano appunto ad esplorare la questione partendo dall’acquedotto dell’Emilia Romagna che, considerando la sola città di Bologna, vede 1.800 chilometri di tubature per l’acqua potabile costruite in cemento-amianto.

Questo documentario di poco più di 30 minuti che vuole raccontare cosa sanno i cittadini, e cosa non sanno. Cosa dicono o non dicono gli amministratori pubblici. Le domande sono tante: la fibra di amianto, se ingerita, è cancerogena? O, solo se respirata, provoca il tumore? La fibra di amianto può trovarsi nelle tubature? Sono informati i cittadini di cosa bevono?

Sapere cosa si beve è un diritto.

 

(Ivan Marino, Presidente del Comitato Cittadino)