bus-piazza-maggiore-bolognaCome è noto, in occasione della revisione tariffaria compiuta l’estate scorsa sulla base del contratto di servizio del trasporto pubblico locale di bacino, gli Enti locali bolognesi e l’Agenzia per la Mobilità SRM concordarono alcune azioni atte a limitare l’impatto della revisione su famiglie, lavoratori e imprese, escludendo nuovi aumenti tariffari per un periodo certo e di durata significativa e prevedendo un adeguamento delle tariffe inferiore rispetto a quanto dovuto in base all’andamento Istat.

In quest’ottica fu inquadrato il blocco delle tariffe per i prossimi tre anni, il mantenimento di tariffe inalterate per i titoli di viaggio urbani più fidelizzanti, quali gli abbonamenti mensili ed annuali e, per contro, si annunciò una rimodulazione dei servizi – peraltro imposta dallo Stato alle Regioni e agli Enti locali in base alla spending review nazionale in materia di Tpl – che fosse in grado di ridurre i costi del servizio senza penalizzare la quasi totalità dell’utenza.

Gli interventi studiati, che saranno attivi da lunedì prossimo, 4 novembre, si limitano, infatti, a revisioni di alcune linee a più ridotto carico d’utenza e a limitazioni di sovrapposizioni. Il criterio adottato è quello del mantenimento di un’offerta di servizio adeguata alla domanda effettivamente rilevata, con il duplice obiettivo di razionalizzare le risorse disponibili, andando, in alcuni casi, addirittura a garantire un’offerta migliore e più rispondente alle reali esigenze di mobilità espresse.

Per effetto di tale riprogrammazione di alcuni servizi di trasporto pubblico, e della conseguente possibilità di reimpiego di una parte delle risorse risparmiate, le attuali aree a tariffa urbana dei Comuni di Casalecchio e San Lazzaro sono estese all’intero territorio dei due comuni per biglietti, citypass e abbonamenti. E’ questo un ulteriore passo verso l’estensione dell’area urbana bolognese allargata e verso la comunità tariffaria di bacino perseguita con il progetto di sistema tariffario integrato Stimer-Mi Muovo.

Entrando nel dettaglio degli interventi, dal 4 novembre è soppressa la linea 17, che viene sostituita dal prolungamento verso nord della linea 30, dall’attuale capolinea in Liber Paradisus fino al Sostegno, anche nei giorni feriali, esattamente come già avviene oggi al sabato. L’esperienza maturata con la riorganizzazione delle linee per i T-Days, infatti, non ha fatto registrare problemi per l’utenza e ha quindi suggerito di estendere in modo strutturale il provvedimento, che consentirà così, da un lato, di eliminare la sovrapposizione oggi esistente delle due linee in un tratto centrale, dall’altro, di mantenere frequenze inalterate rispetto all’attuale linea 17 nel tratto prolungato della linea 30 verso la zona di via Marco Polo e della Beverara. Pertanto, per i cittadini del quartiere Navile, a cui la novità è stata illustrata in un’apposita assemblea pubblica lo scorso 21 ottobre, cambierà soltanto il numero della linea, mentre rimangono uguali percorso e frequenza.

Novità interesseranno anche le navette A e C.

La navetta A sposta il proprio capolinea dall’attuale Parcheggio Tanari a Piazza Liber Paradisus, con frequenze dei transiti inalterate rispetto ad oggi. Ciò consente una doppia possibilità, quindi una maggiore interconnessione con il resto della rete di bus, per l’accesso agli uffici della nuova sede decentrata del Comune di Bologna, raggiungibili direttamente sia da via Indipendenza, grazie al nuovo collegamento della navetta A, che da via Marconi, come sempre con i bus della linea 30.

A servizio del Parcheggio Tanari sarà invece dedicata la navetta C, il cui percorso è prolungato dalla Stazione Centrale proprio al Parcheggio Tanari, attraverso via Bovi Campeggi in entrambe le direzioni. In questo modo, con il nuovo assetto delle navette, dal Parcheggio Tanari è possibile raggiungere in modo più diretto due parti del centro storico con altrettanti servizi: via Indipendenza e la zona Universitaria con la navetta C e l’asse Ugo Bassi-Rizzoli con la navetta 29B, invariata rispetto ad oggi nel suo percorso e nelle frequenze.

Sono inoltre previsti limitati interventi di riduzione delle frequenze della linea suburbana 86 nei giorni feriali ed il sabato e delle linee circolari periferiche 38 e 39 nelle giornate di sabato, provvedimenti che contribuiranno anche ad una maggiore regolarità delle corse nel rispettare gli orari esposti alle fermate, tenendo conto degli effettivi tempi di percorrenza registrati.

Per la linea suburbana 90, sulle base delle rilevazioni di carichi estremamente limitati in alcuni momenti della giornata, nelle fasce orarie non di punta essa non raggiungerà il capolinea di Ozzano-Veterinaria, ma solo il capolinea San Camillo, con una frequenza di 30 minuti.

In relazione alle novità introdotte dal 4 novembre in condivisione progettuale e operativa con l’Agenzia per la Mobilità Srm e l’Azienda di trasporti Tper, Giacomo Venturi – vicepresidente della Provincia di Bologna, Andrea Colombo – assessore Mobilità e Trasporti del Comune di Bologna, Simone Gamberini e Nicola Bersanetti – sindaco e assessore Grandi Opere Mobilità del Comune di Casalecchio di Reno e Marco Macciantelli – sindaco di San Lazzaro di Savena hanno dichiarato: “Contemperare l’esigenza di fronteggiare il taglio delle risorse statali con la volontà di ridurre al minimo l’impatto sull’utenza e con la necessità di fare un passo avanti significativo nell’integrazione tariffaria d’area vasta: questo è stato il nostro obiettivo, riorganizzando il servizio con misure di razionalizzazione di linee sovrapposte o poco utilizzate che nella sostanza non toccano il livello quantitativo e qualitativo di offerta di trasporto pubblico per i cittadini, e procedendo ad un adeguamento tariffario inferiore a quello delle altre maggiori città italiane che ha salvaguardato gli utenti abituali con il blocco del prezzo degli abbonamenti ed esteso la tariffa urbana ai territori dei comuni di San Lazzaro e Casalecchio in un’ottica metropolitana.

Questi provvedimenti, integrati con la lotta all’evasione tariffaria (che sta dando significativi risultati), con l’estensione della filoviarizzazione e con il potenziamento dell’SFM – con la recente entrata in sevizio di nuovi mezzi e della nuova fermata Mazzini – si muovono nella direzione di qualificare e migliorare il servizio di trasporto pubblico nell’area metropolitana bolognese, pur in una fase difficile come quella che stiamo attraversando.

L’estensione della tariffa urbana all’intero territorio dei Comuni di San Lazzaro di Savena e Casalecchio di Reno (comprese alcune frazioni finora parte dell’area extraurbana) riconosce per la prima volta un’area urbana omogenea che va oltre il capoluogo e testimonia che la nostra idea è di avere un trasporto pubblico calibrato sulle dimensioni della città metropolitana, dove i servizi vestono sempre meno i confini amministrativi e sempre più le reali esigenze di spostamento dei cittadini”.