Quanto accaduto lunèdi sera, 4 novembre, presso i locali del circolo Nuova Fellegara, in cui il comitato cittadino Diritti Veri per Tutti (che ha avviato una petizione popolare raccogliendo firme per opporsi all’installazione di un ripetitore telefonico della Wind nella zona fra Via del Cristo e Via delle Quercie, a Fellegara) ha organizzato una nuova assemblea pubblica per fare il punto della situazione, ha messo in ancora maggiore evidenza la gravità delle omissioni dell’Amministrazione Comunale scandianese in termini di trasparenza e di politica informativa nei confronti dei propri cittadini.

Conseguenza di ciò, infatti, è che oggi si è stati costretti ad assistere allo scatenamento di conflitti e di problemi fra cittadini, con tanto di minacce, deterioramento di rapporti umani, offese, accuse, timori (comprensibilissimi) per la propria salute e quella dei propri famigliari, tensioni, blocchi stradali, intervento dei carabinieri. E poi i sospetti. Sì, perchè quando ci si sveglia una mattina e ci si accorge che di fianco a casa propria stanno iniziando i lavori per l’installazione di un’antenna telefonica senza che nessuno te ne abbia mai dato informazione, è anche normale che possano insorgere pensieri strani.

Tutto questo non sarebbe successo se a suo tempo il Comune di Scandiano si fosse assicurato che la popolazione di Fellegara ricevesse comunicazione “diretta e certa” del fatto che la Wind aveva intenzione di piazzare un proprio ripetitore in quella zona (sono passati 4 anni!). E invece non ha pubblicato nulla di tutto ciò nemmeno sul proprio organo di informazione (così come ammesso dall’assessore all’ambiente, Claudio Pedroni, nell’assemblea di lunedì), il periodico “Il Comune di Scandiano”. Ha ritenuto non si trattasse di una questione abbastanza importante?

Oggi, nell’arco di due settimane, un semplice comitato di cittadini, nato dalla sera alla mattina, è stato capace di organizzare due serate pubbliche di informazione mobilitando esperti, amministratori e decine di residenti. Com’è possibile che in quattro anni il Comune non sia stato capace di fare l’unica cosa seria e rispettosa dei cittadini che c’era da fare? La soluzione era semplice: organizzare una serata (invitando Wind, Ausl e residenti), all’indomani della richiesta della Wind, e in tal modo non si sarebbe scatenato tutto quel vespaio che si è scatenato oggi.

Che cosa avrebbero pensato, gli amministratori scandianesi, se una mattina si fossero svegliati e avessero visto degli operai che iniziavano a lavorare per installare un ripetitore di fianco alla loro casa, senza che in quattro anni di tempo l’amministrazione comunale (magari di uno schieramento politico diverso) li avesse mai informati direttamente di nulla?

Non possiamo infine fare a meno di ricordare come a questo punto sarebbe il caso di affrontare considerazioni relative al numero di ripetitori telefonici presenti sul territorio scandianese. Ce ne sono già undici, e tutto fa pensare che in futuro il numero non possa far altro che aumentare. Il rapporto fra la loro intensificazione e gli eventuali effetti sulla salute è un argomento che l’amministrazione comunale ritiene sia degno di confronto con la popolazione?

(gli attivisti scandianesi del MoVimento 5 Stelle)