nuove-drogheE’ stato presentato oggi all’Università di Bologna il Piano di Azione Nazionale di lotta alle nuove sostanze psicoattive e sono stati illustrati i dati sui sequestri di smart drugs e di overdose a Bologna e in Emilia-Romagna. Il Piano, realizzato dal Dipartimento Prevenzione Antidroga (DPA) in collaborazione con il Ministero della Salute, è stato accompagnato da un update scientifico sulle nuove sostanze psicoattive (NPS) e sulla loro presenza e diffusione nel territorio italiano e europeo.

“Il fenomeno che si sta trattando – ha dichiarato Giovanni Serpelloni, capo del DPA – è in continua evoluzione e che sempre nuove molecole sono pronte ad essere inserite nel mercato, sia per soddisfare nuove richieste da parte dei consumatori ma anche, e soprattutto, per eludere i controlli che vanno istituendosi nei vari Paesi attraverso l’aggiornamento della normativa in materia”.

Si è ritenuto utile raccogliere le schede tecniche realizzate dal Sistema di Allerta, dalle Forze dell’Ordine, dai laboratori dei RIS e dei NAS, dalle Agenzia delle Dogane e Monopoli, e dai Centri Universitari: in questi rapporti vengono riportate informazioni che possono risultare di grande utilità ai professionisti del settore (personale di laboratorio, personale delle unita’ di emergenza/urgenza, operatori sanitari, ricercatori, ecc.) al fine di agevolare l’analisi di campioni incogniti.

“La diffusione sul mercato di nuove sostanze psicoattive – ha detto in apertura Dario Braga, prorettore alla Ricerca dell’Università di Bologna – sta assumendo proporzioni allarmanti. L’Alma Mater ospita una delle tappe del tour promosso dal Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La scelta non è casuale perché qui, da anni, operano gruppi di ricercatori che si interessano del fenomeno per gli aspetti chimico-farmaceutici organizzando incontri, cicli di seminari e un master nell’ambito delle analisi chimiche e chimico-tossicologiche forensi. La ricerca scientifica è il solo strumento che permette di conoscere gli effetti delle nuove sostanze psicoattive e di mettere in atto pratiche di prevenzione e cura”. Il nuovo Piano di Azione Nazionale (NSP) ha avuto il Patrocinio delle Nazioni Unite e di dieci importanti società scientifiche. Gli incontri sono indirizzati agli operatori dei servizi per le tossicodipendenze, al personale di laboratorio, al personale delle unità di emergenza-urgenza, al personale delle Forze dell’Ordine e a quello della magistratura. Scopo dell’iniziativa è quello di far conoscere e diffondere le nuove strategie nazionali per affrontare il fenomeno delle nuove sostanze psicoattive in maniera completa e coordinata su tutto il territorio nazionale, analizzando i diversi aspetti che lo costituiscono e fornendo informazioni tecnico-scientifiche in ambito clinico-tossicologico e bio-tossicologico alle strutture sanitarie interessate e alle Forze dell’Ordine. Sul tema delle Nuove Sostanze Psicoattive (NSP) sono state date anche indicazioni strategiche sia a livello internazionale, attraverso le Nazioni Unite, che a livello europeo.

Prossima tappa il 25 novembre a Firenze presso l’Università degli Studi.

 

AREA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

CASI DI INTOSSICAZIONI DA NUOVE DROGHE

Cannabinoide sintetico JWH-122

A novembre 2010 il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Reggio Emilia ha registrato 2 casi di intossicazione a seguito di assunzione per via inalata (fumo) di un deodorante per ambienti, Jungle Mistic Incense, acquistato in un negozio cinese. I risultati tossicologici di entrambi i pazienti hanno confermato la positività per JWH-122 nel sangue per entrambi i pazienti e nel prodotto da loro assunto.

 

Cannabinoide sintetico JWH-018

A ottobre 2011 l’Ospedale di Reggio Emilia ha riportato un caso di intossicazione:il paziente ha riferito di aver consumato un prodotto denominato “Atomic bomb” acquistato via Internet. Nei campioni ematici è stata rilevata la presenza del cannabinoide sintetico JWH-018.

Il 31 maggio 2012, il Centro Antiveleni di Pavia – Centro Nazionale di Informazione Tossicologica – Ospedale Istituto Scientifico di Pavia, ha segnalato 3 casi di richiesta di consulenza presso il proprio Centro, relativamente a casi di intossicazione acuta correlati all’assunzione di cannabinoidi sintetici. Le analisi tossicologiche effettuate sul siero hanno rivelato la presenza del cannabinoide sintetico JWH-018.

 

Metossietamina, Ketamina e Norketamina

A novembre 2012 in provincia di Ravenna è stato registrato il caso di intossicazione di un soggetto che ha riferito assunzione in discoteca di THC e ketamina. Lo screening tossicologico su urine è risultato positivo a THC e l’alcolemia è risultata 2,2 g/L. Le analisi tossicologiche hanno evidenziato positività urinaria anche per metossietamina, ketamina e norketamina.

 

Benzocaina e MAM-2201

A luglio 2012, al pronto soccorso di Pavullo nel Frignano (MO) è stato registrato un caso di intossicazione associato all’assunzione di un prodotto denominato “sintacaina”. Lo screening urinario è risultato positivo per cocaina. Inoltre, il residuo del prodotto consumato è risultato positivo per benzocaina e MAM-2201.

 

Droghe da stupro: GBL

Registrato all’Ospedale Maggiore di Parma un caso di intossicazione, con ricovero in ospedale, da GBL (Gamma ButirroLattone). Il soggetto è stato condotto in stato comatoso presso l’ospedale e ricoverato in Rianimazione.

 

CASI DI SEQUESTRI

 

Meta-clorofenilpiperazina (mCPP)

Ad agosto 2009, a Riccione (RN), sono state sequestrate 344 pasticche. Sul materiale sequestrato sono state condotte analisi a livello qualitativo e quantitativo. I risultati hanno evidenziato la presenza del principio attivo meta-clorofenilpiperazina (mCPP) con una percentuale del 13,4%.

 

Cannabinoide sintetico AM-2233

A giugno 2012, il Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche – Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma ha segnalato per la prima volta in Italia l’identificazione del cannabinoide sintetico AM-2233 in un prodotto denominato “Jamaican Gold Supreme”.

 

JWH-307

Il 12 giugno 2012, il Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche – Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma ha segnalato l’identificazione per la prima volta in Italia del cannabinoide sintetico JWH-307, riscontrato in una bustina di herbal blend denominata “Blaze”.

 

Droghe da stupro: NMP

A maggio 2013 il Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Parma ha segnalato un caso in cui è stato possibile rilevare la molecola NMP, fatta assumere a una donna vittima di violenza sessuale in provincia di Ravenna. Nel sangue sono state rilevate inoltre le molecole 5-HNMP (5-idrossi-N-metil-2-pirrolidone) e 2-HMSI (2-idrossi-N-metilsuccinimmide), metaboliti dell’NMP.

 

AREA DI BOLOGNA

OVERDOSE E IL FENOMENO DELL’EROINA BIANCA

 

• Nel 2013, fonti di Polizia e media riferiscono della presenza sulla piazza di Bologna di eroina bianca, che si differenzia da quella, più comune, marroncina (“brown sugar”), per un più levato grado di purezza. Se per la brown il principio attivo risulta solitamente attorno al 20-30%, per la bianca si attesta intorno all’80% e oltre.

• Il 13 marzo 2012, l’Osservatorio Epidemiologico Metropolitano Dipendenze – Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze – Azienda USL Bologna, aveva segnalato l’aumento di casi di overdose da eroina, nella città di Bologna, con 2 decessi. In entrambi i casi, le persone avevano perso i sensi subito dopo aver assunto la sostanza. Molto probabilmente le dosi acquistate e consumate provenivano da una partita di eroina ad elevata percentuale di principio attivo, tagliata con un altro oppiaceo (con tutta probabilità metorfano). Il mix pare abbia amplificato gli effetti delle singole sostanze, inducendo una depressione respiratoria irreversibile che porta in brevissimo tempo alla morte per arresto cardiocircolatorio.

• A luglio 2011, la Tossicologia Forense – Università degli Studi di Bologna – aveva rilevato a Bologna un aumento delle overdose da oppiacei registrate nell’area bolognese, in particolare nell’ultimo mese.

• Ad aprile 2011, la Tossicologia Forense – Università degli Studi di Bologna, segnalava un decesso per overdose da oppiacei avvenuto a Imola. Nelle vicinanze del cadavere, erano state rilevate piccole quantità di eroina bianca con principio attivo al 49%. L’eroina analizzata è risultata contenere metorfano in quantità elevata.

• A novembre 2011, l’Osservatorio Epidemiologico Metropolitano Dipendenze Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Azienda USL Bologna, aveva segnalato 2 casi di comparsa di rush cutaneo dopo assunzione e.v. di eroina “bianca”.

• A gennaio 2010, l’Osservatorio Epidemiologico Metropolitano, Dipendenze Patologiche Centro Documentazione Dipendenze, Azienda USL di Bologna segnalava al Sistema Nazionale di Allerta Precoce, un numero particolarmente elevato di interventi effettuati dal 118 per overdose da eroina nella città di Bologna nel mese di dicembre 2009. Ad eccezione di un solo caso, le overdose segnalate avevano avuto esito fausto.

• A dicembre 2009 erano inoltre stati 108 i decessi per overdose, rispetto ai 37 effettuati nel mese di novembre 2009 e ai 26 nel dicembre 2008. L’eroina responsabile dei decessi pare fosse “eroina bianca”.

 

INTOSSICAZIONI ACUTE DA NUOVE DROGHE

 

• Cannabinoide sintetico JWH-122

o A marzo 2011, il Laboratorio di Tossicologia Forense aveva segnalato che presso il pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna era stato ricoverato un ragazzo dopo aver fumato un prodotto acquistato presso uno smart shop. Il residuo del prodotto vegetale recuperato, denominato “orange alesya new” ha permesso di evidenziare la presenza del cannabinoide sintetico JWH-122.

 

• Fenetilammina 25I-NBOME

o A giugno 2013 il Centro Antiveleni di Pavia aveva segnalato 2 casi di intossicazione acuta avvenuti a gennaio 2013 con intervento del 118, in occasione di una festa di capodanno che si svolgeva in un luogo pubblico nell’area di Bologna. Lo screening tossicologico effettuato presso il Laboratorio di Tossicologia – Centro Antiveleni di Pavia su urine è risultato positivo a cocaina e oppiacei. Le analisi tossicologiche eseguite presso il Laboratorio di Tossicologia Clinica Analitica della Fondazione Policlinico San Matteo (metodo LC-MS e GC-MS) sui campioni biologici (urina), avevano evidenziato positività per metossietamina, levamisolo, cocaina e metaboliti. Nel secondo caso, il paziente ha riferito di aver fatto uso di ketamina.

o A febbraio 2013, la Regione Emilia Romagna aveva segnalato l’identificazione della molecola 25I-NBOMe in otto cartoncini sequestrati a Bologna.

 

CASI DI SEQUESTRI DI NUOVE DROGHE SU BOLOGNA

 

• 4-FLUOROAMFETAMINA (4-FA)

o Ad agosto 2011 una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile c/o la Compagnia Carabinieri di Comacchio (FE) ha ritrovato un contenitore a forma di pila con fondo svitabile. All’interno del contenitore sono state rinvenute 5 compresse di colore bianco. Le analisi condotte dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti dei Carabinieri – Investigazioni Scientifiche di Bologna hanno evidenziato la presenza di 4-fluoroamfetamina (4-FA).

 

• Cannabinoide sintetico 4-METILETCATINONE (4-MEC)

o A luglio 2012, a Loiano (BO), il personale del locale Comando Stazione Carabinieri rinveniva 9 involucri di plastica bianca termosaldati che contenevano una polvere di colore beige molto chiaro. Ritenuta inizialmente “amfetamina”, la sostanza è risultata in realtà essere il cannabinoide sintetico 4-metiletcatinone (4-MEC).

 

• Droghe da stupro: GHB

o A luglio 2012, la Legione Carabinieri “Emilia Romagna” – Comando Provinciale di Bologna – Reparto Operativo Nucleo Investigativo, ha segnalato un sequestro in cui sono state rinvenute 4 bottiglie di vetro che riportavano etichette di note bevande alcoliche in commercio ed 1 flaconcino contagocce riportante l’etichetta di un farmaco antiinfiammatorio. I recipienti contenevano una soluzione acquosa incolore e inodore. La soluzione è risultata contenere GHB con una concentrazione dell’1,5%.

 

• KETAMINA E METOSSIETAMINA

o A marzo 2013 il Nucleo Operativo c/o Comando Compagnia Carabinieri di Bologna Centro ha sequestrato una polvere cristallina, contenuta in un involucro di carta bianca ripiegato. Le analisi della polvere effettuate dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti di Bologna hanno identificato ketamina al 38,22% e metossietamina.

 

• Cannabinoide sintetico 3-MMC

o A settembre 2013, il LASS di Bologna ha segnalato il sequestro di 4 bustine di plastica nera contenenti una sostanza cristallina bianca ad un italiano di 47 anni che le aveva acquistata tramite internet. Le analisi effettuate sul reperto hanno riscontrato la presenza di 3-MMC.

 

• Semi di “stramonio”

o A febbraio 2012, a Bologna, il personale del N.O.R.M. c/o Compagnia Carabinieri di Molinella (BO), ha sequestrato 13 gr. di Marijuana, 0,9 gr. di funghi Psilocybe e 10 involucri di plastica bianca termosaldati contenenti dei semi di “Stramonio”.

 

• Cannabinoide sintetico 5-Fluoro-AKB48

o A giugno 2013 è stato analizzato presso il Laboratorio di Tossicologia Forense di Bologna un campione di materiale vegetale in cui è stata riscontrata la presenza 5-Fluoro-AKB48, cannabinoide sintetico noto anche come 5F-APINACA. Sono state rilevate altresì tracce di JWH 018 e Delta-9-THC.