A seguito delle censure per la mostra di Rio Saliceto dedicata al beato Rolando Rivi e delle polemiche per l’esposizione di un pannello in cui si ricorda una frase utilizzata nel periodo degli assassini ai religiosi «Un prete di meno domani», che poi sarebbero le parole pronunciate dagli assassini dello stesso seminarista, i Consiglieri regionali Andrea Leoni e Fabio Filippi hanno presentato un’interrogazione alla Giunta regionale chiedendo di porre rimedio, almeno parzialmente, all’accaduto, allestendo la stessa mostra all’interno dei locali della Regione Emilia-Romagna, riconoscendo, in questo modo, una realtà storicamente accertata.

I Consiglieri Leoni e Filippi ricordano che Rolando Rivi, seminarista quattordicenne, fu torturato e ucciso dai partigiani comunisti, il 13 aprile 1945 negli ultimi giorni della guerra, ed è stato proclamato beato il 5 ottobre scorso a Modena, a distanza di quasi settant’anni dal suo omicidio.

Appare davvero difficile comprendere – concludono Leoni e Filippi – come fatti storici riconosciuti da tutti possano ancora oggi scatenare reazioni di parte che non hanno più senso”