its-stageCon i corsi Its è più facile trovare lavoro, soprattutto a Modena. Se a livello nazionale il 57 per cento dei ragazzi formati da queste “super-scuole di tecnologia” è subito occupato, nella nostra provincia la percentuale sale all’80. A quattro mesi dall’esame, infatti, hanno già trovato lavoro diciannove dei 24 “supertecnici della meccanica” diplomati a fine luglio. I ragazzi sono stati assunti soprattutto dalle aziende socie della Fondazione Its di Modena, creata da imprese meccaniche, enti di formazione e istituzioni per gestire il corso per tecnico superiore per l’innovazione di processi e prodotti meccanici. «Entro la fine dell’anno contiamo di sfiorare il 100 per cento di diplomati occupati – afferma Giovanni Corsini, presidente della Fondazione Its di Modena – Nel frattempo, grazie al progetto europeo Leonardo, tre dei nostri “supertecnici” stanno facendo un’esperienza all’estero presso filali o fornitori di aziende socie ed è già prevista l’assunzione al loro rientro. Considerato anche l’attuale periodo di crisi economica, sono risultati incoraggianti che testimoniano la qualità di un percorso progettato in stretta collaborazione tra sistema formativo e mondo delle imprese».

Ricordiamo che i corsi Its formano specialisti, mettono insieme studio e tirocinio aziendale, rappresentano un’alternativa per i giovani che, terminate le scuole secondarie di secondo grado, sono indecisi tra la ricerca di un lavoro e l’università. I corsi durano due anni e hanno l’obiettivo di favorire la crescita della cultura tecnica tra i giovani diplomati. Nonostante i riscontri positivi, intanto, il neonato sistema degli Its ha deciso di mettersi in discussione per rispondere sempre meglio ai bisogni di un territorio in continua evoluzione e che punta sulla qualità dei prodotti. A partire dalle esperienze delle Fondazioni di Modena, Reggio Emilia e Bologna, sotto l’egida della Regione Emilia-Romagna è stato costituito un nuovo Istituto tecnico superiore per la meccanica, meccatronica, motoristica e packaging. «Sarà operativo dal 2014 e, per dimensioni e competenze, – conclude Corsini – è destinato a diventare uno dei poli più significativi del settore meccanico non solo a livello nazionale, ma anche internazionale».