prostituzione5I Carabinieri della Stazione di Castelfranco Emilia hanno tratto in arresto, nella giornata di lunedì, S.V., 31enne albanese, domiciliato a Castelfranco Emilia, operaio; U.A. 24enne, albanese residente ad Altopascio (LU), nullafacente e B.E. 24enne albanese, residente a Castelnuovo Rangone, nullafacente in quanto tutti responsabili in concorso tra loro di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

A seguito di intensa attività investigativa, iniziata nel corso di quest’estate, mediante pedinamenti, osservazioni e controlli, i militari della predetta Stazione hanno scoperto un vero e proprio sodalizio criminale dedito, appunto, allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione di giovani ragazze provenienti dalla Romania e dalle Filippine.

Particolare il metodo utilizzato dai tre malviventi: gli stessi accompagnavano con le proprie autovetture private le meretrici sul luogo di lavoro, località Cavazzona lungo via Emilia Est al confine con il bolognese, e al termine dell’attività le prelevavano riaccompagnandole presso il loro domicilio in Castelfranco Emilia. Dunque i giovani albanesi fornivano alle ragazze una vera e propria assistenza su strada garantendo loro protezione anche grazie ai frequenti passaggi.

Il loro disegno criminoso tuttavia non si esauriva con tali azioni.

Gli sfruttatori, utilizzando alcuni social network, avvicinavano alcune ragazze molto giovani (cl. 94/95) dell’est Europa, proponendo loro di trasferirsi nel modenese per intraprendere l’attività su strada garantendo non per ultimo la loro sicurezza e incolumità. In sintesi i tre malfattori avevano creato una vera e propria rete di gestione di ragazze straniere, tutto ciò al fine di potersi arricchire impadronendosi dei proventi derivanti dall’attività di meretricio.

Attraverso l’ausilio dei Carabinieri di Altopascio (LU) e di Bari i tre sono stati tratti in arresto. Uno dei malviventi, infatti, al fine di garantirsi la fuga, ha tentato di imbarcarsi su un traghetto che da Bari sarebbe giunto a Tirana (Albania) ma è stato prontamente bloccato dall’Arma locale che grazie ad un ottima attività di collaborazione e scambio di informazioni ha subito individuato e tratto in arresto il giovane albanese.

I tre fermati sono stati tradotti presso le case circondariali di Modena, Bari e Lucca a disposizione della A.G. mandante.