ospedale-gigettoL’Associazione Conto Anch’io a Sassuolo interviene in merito alla Chirurgia senologica dell’Ospedale di Sassuolo, con una Lettera Aperta Al Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin e sul ‘caso’ del treno Gigetto, con una richiesta di collaborazione a Federconsumatori,  Adiconsum, Codacons, Movimento consumatori, Confconsumatori, Seta e Tper.

 

Lettera Aperta Al Ministro della Sanità 

Illustrissimo Ministro, Dottoressa Beatrice Lorenzin

Facciamo appello al Suo senso di responsabilità e stima per evitare il trasferimento della chirurgia senologica dall’ospedale di Sassuolo.

E’ con estremo disappunto e con una punta di protesta, ma anche con tanto desiderio di ricevere una spiegazione più “plausibile” (da quella riportata sui mezzi di stampa da parte dell’USL), che ci rivolgiamo a Lei.

L’ospedale di Sassuolo ha un ruolo importante nel distretto ceramico e risponde alle necessità di tanti cittadini del suo territorio soprattutto per gli abitanti dei paesi collinari limitrofi.

Tanti cittadini hanno deciso di scendere in piazza e protestare contro questa decisone (raccogliendo firme o inviando comunicati/lettere), pertanto anche la nostra associazione culturale Conto Anch’io a Sassuolo è solidale con loro e vogliamo offrire il nostro più sentito contributo a far si che si eviti questo trasferimento.

Abbiamo già inviato il 5 dicembre una missiva alla Direttore Generale dell’Ausl, Dottoressa Mariella Martini, ma fino ad oggi non abbiamo avuto nessun riscontro.

 Il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione, deve essere difeso e tutelato da chiunque ricopra un ruolo istituzionale, a qualunque livello e di qualsiasi bandiera politica.

Non condividiamo la decisione di trasferire la chirurgia senologica perché riteniamo che sia un reparto essenziale per un buon servizio sanitario del distretto ceramico , oltre ad essere un fiore all’occhiello dell’ospedale stesso, e perché si aumenta i disagi e la mobilità dei cittadini.

L’ospedale di Sassuolo non può subire uno “scippo” e una “disattenzione” cosi’ importante in termini di “qualità” di “servizio” della salute degli abitanti del distretto.

Questa decisione quindi non si può accettare perché darebbe seguito a conseguenti ripercussioni per i livelli di assistenza e per le risposte che bisogna garantire alla domanda di salute (soprattutto di prevenzione!) proveniente dal territorio del distretto ceramico e quello collinare.

Oggi il reparto eccelle da tutti i punti di vista, logistico, strutturale e soprattutto professionale e ha più volte confermato , con grandi risultati, la sua straordinaria competenza.

La preghiamo, Ministro, faccia in modo che non sia di fatto realizzato questo trasferimento, che l “assistenza sanitaria del territorio”, che è probabilmente un bene di tutti, non sia destinata a fare una simile fine.

Ministro, ci aiuti ad evitare un simile scempio, talmente grave da lasciare certamente traccia nella futura memoria storica di questo nuovo ospedale.

Oggi siamo chiamati tutti a difendere il nostro diritto alla salute e ad una gestione ad indirizzo pubblica, democratica e trasparente, che non preveda la possibilità di profitto e di speculazione .

L’ospedale ha da sempre il dovere di garantirne al meglio l’ assistenza per tutti con l’intento di rispondere alle esigenze esplicite e latenti dei pazienti con la massima tempestività e qualità.

Crediamo che mai nessun cittadino informato e consapevole cederebbe il suo diritto alla salute ad un “privato” capace di trasformare un diritto fondamentale e vitale in una merce/servizio lucrando su di essa e erogando un servizio non secondo le necessità ma secondo la logica del guadagno, imponendo strategie di taglio delle spese e “tagli di servizio”!

Siamo certi che Lei, Ministro , come noi, che converrà che la scelta di questo trasferimento sia “miope” e “superficiale “, perché alla fine genererà vicissitudini.

Rimaniamo pertanto a Sua completa disposizione per ulteriori chiarimenti e per un eventuale incontro con tutti gli interessati.

Fiduciosi rispettosamente per un riscontro positivo , sentitamente ringraziamo anticipatamente per la cortese attenzione .

Le porgiamo sincere espressioni di stima e La ringraziamo ancora per la collaborazione che vorrà prestarci , con l’occasione Le porgiamo i ns. migliori saluti e auguri di buon lavoro.

 

Piccinini Ivano (Presidente Associazione “Conto Anch’io a Sassuolo”)

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Lettera di richiesta di interessamento e collaborazione caso treno Gigetto

Noi dell’ Associazione Conto Anch’io a Sassuolo diciamo no eutanasia a Gigetto.

Richiediamo di collaborare con noi a: Renza Barani di Federconsumatori, Adele Chiara Cangini di Adiconsum, Fabio Galli del Codacons, Marina Goles del Movimento consumatori, Graziano Pini di Confconsumatori ,Pietro Odorici- Seta, Giuseppina Gualtieri-Tper.

Il servizio treno è molto importante,perché è un collegamento tra le città di Modena-Fornaci-Baggiovara-Casinalbo-Formigine-Fiorano-Quattrponti-Sassuolo.Molte persone che non hanno la patente e devono andare a trovare i propri cari all’Ospedale,il treno li collega sia all’Ospedale del policlinico di Modena che all’Ospedale di Baggiovara,li collega con i posti di lavoro,collega i ragazzi con le scuole. Dovrebbe però avere orari più agevoli e più concordanti con le corriere ci dovrebbe esserci più collegamento treno-autobus per chi non ha altri modi di muoversi. Dovrebbe esserci anche più concordanza di decisione fra l’Azienda Seta che ha come Consigliere Pietro Odorici presidente della società e la Dottoressa Giuseppina Gualtieri (Presidente) della Società Tper.Dovrebbero adottare all’interno della stazione di Sassuolo una obliteratrice più moderna e funzionante,perché chi prende il treno ha paura che venga sorpreso dal controllore senza aver vidimato il biglietto. Il servizio treno serve anche per il fatto che le persone avendo stipendi bassi e non potendosi permettere un auto o per gli anziani che gli è stata tolta la patente hanno possibilità di spostarsi in treno. Il servizio treno potrebbe servire anche per chi esce dalla discoteca è non riesce a guidare,potrebbe esserci un orario per questo motivo evitando così stragi in auto. Solo persone che non capiscono queste esigenze possono capire di levare via questi servizi. Pensiamoci bene c’erano dopo la guerra questi collegamenti fra paesi e città.E adesso che siamo alla fine del 2013 tolgono tutto quello che può essere funzionale,queste cose non aiutano il cittadino,speriamo che prima di toglierci questo servizio così importante per la gente si facciano un esame di coscienza e pensino fra tanti motivi per non togliere questo servizio anche il fatto che il treno ci mette meno tempo per il percorso e non inquina rispetto alla corriera.

 Alessandro Rocchi (Consigliere Associazione Conto Anch’io a Sassuolo)