bicicletta-cittaLa storia del progetto della pista ciclabile di via Giardini rappresenta la cartina di tornasole che ci aiuta a comprendere l’approccio che questa amministrazione ha nei confronti dei cittadini più sensibili e attenti alle scelte di governo e quale valore dà alla partecipazione attiva riguardo tali scelte.

Analizzando le fasi del percorso fin qui intrapreso, il nostro giudizio è lapidario: i cittadini vengono ancora una volta “coinvolti” a giochi fatti. La presentazione ufficiale del progetto (9 dicembre 2013) non si è rivelata altro che un’avvilente esposizione di decisioni già prese, impossibile (a detta dei relatori ) metterle in discussione.

Impossibile rimetter mano alle principali caratteristiche tecniche dell’intervento; inammissibili le contro-proposte fornite dal “Coordinamento delle associazioni per una mobilità nuova”, a nostro avviso meritevoli quantomeno di un destino migliore di quello riservatogli da chi già aveva stabilito ogni cosa.

Il dirigente a capo del progetto (apparente deus ex-machina , dietro cui si sono nascosti gli assessori Giacobazzi e Arletti) si è limitato a cassare ogni alternativa adducendo pretestuose giustificazioni riguardanti i tempi di rielaborazione del progetto, che a suo dire, avrebbero comportato la decadenza dei contributi regionali pari al 60% dell’importo totale. In realtà l’intero progetto della ciclabile è subordinato alle scelte politiche della giunta tendenti a proteggere le zone di sosta a pagamento, i cui incassi sono destinati alla società che gestisce il NoviPark, con la nefasta conseguenza di incrementare il traffico automobilistico nelle zone adiacenti il centro storico già strangolate dagli automezzi.

Ecco perchè ci è stato detto pubblicamente che non si sarebbe potuta proporre alcuna variante al progetto; nonostante che il vademecum allegato alla delibera regionale di concessione dei fondi lo prevedesse. Un’amministrazione seria e rispettosa delle esigenze di partecipazione della comunità avrebbe dovuto creare, durante i 6 mesi trascorsi dalla concessione del finanziamento regionale (fine Aprile) alla delibera comunale di approvazione del progetto (21 ottobre), un TAVOLO PROGETTUALE PARTECIPATO assieme ai rappresentanti di associazioni competenti e cittadini sensibili al tema.

Invece? Quale risposta è giunta a chi ha sollevato legittime perplessità e ha fatto lo sforzo di proporre soluzioni peraltro in grado di economizzare risorse ed incrementare il grado di sicurezza per qualsiasi cittadino, ciclista o pedone, giovane o anziano, desideri fare due pedalate? Spiacenti: i giochi sono fatti.

Il Movimento 5 stelle ritiene giunto il momento di cambiare metodo: la Giunta deve attuare tutti i provvedimenti necessari affinchè i modenesi possano condividere realmente il tracciato della ciclabile di via Giardini secondo le loro esigenze.

Modena deve essere restituita ai suoi cittadini.

(Cittadini del movimento 5 stelle – Modena)