Parola d’ordine del Congresso della Fillea/Cgil Modena, il sindacato edili-legno-lapidei, è la “Sostenibilità delle città future”. L’assise congressuale si svolge venerdì 21 febbraio a Novi di Modena presso il circolo Arci Taverna di Novi di Modena (in via Bigi Veles, 4). Si parlerà di un nuovo modello di sviluppo per il settore delle costruzioni, sostenibilità e legalità, territorio e case sicure, lavoro regolare e buona contrattazione.

La scelta della sede del congresso, il comune di Novi di Modena, non è casuale: la Fillea/Cgil vuole contribuire a mantenere viva l’attenzione sulle aree terremotate perché spenti i fari mediatici, la ricostruzione tarda a partire e per il sindacato è importante che non si dimentichi non solo il dramma, ma anche gli impegni presi per la ricostruzione. Delegati e invitati al congresso si troveranno quindi all’interno di un’area terremotata ben visibile, in cui l’unico intervento è stato quello della messa in sicurezza, mentre la ricostruzione è ancora in divenire.

I lavori del congresso (il 18° per la Fillea di Modena), si aprono alle ore 9.15 e proseguono per tutta la giornata sino alla chiusura alle ore 18. Partecipano 43 delegati eletti nelle 50 assemblee svolte da gennaio nei luoghi di lavoro di tutta la provincia. In mattinata è prevista la relazione del segretario uscente Marcello Beccati e, fra gli altri interventi, sono in programma quelli di Enrico Piron organizzatore Fillea/Cgil nazionale, Luigi Giove segretario Fillea/Cgil Emilia-Romagna, Tamara Calzolari della segreteria Cgil Modena.