primavera-ai-museiI Musei civici modenesi in primavera fioriscono di spettacoli e incontri collegati alle raccolte e alle mostre attualmente in corso: “Strade” e “I Vincenzi. Argentieri e bisuttieri della Real Casa”. Le iniziative del ciclo “Metti la primavera in Museo. Inediti percorsi fra arte e archeologia ai Musei civici di Modena”, si svolgono di sabato o di domenica nei mesi di marzo, aprile e maggio a Palazzo dei Musei, in largo Sant’Agostino. Gli appuntamenti, a ingresso libero e gratuito, rappresentano un’occasione per incontrare esperti e scoprire aspetti inediti del ricco patrimonio dei Musei civici.

Dopo “I racconti di Violetta”, primo appuntamento in programma sabato 1 marzo alle 17.30, la rassegna riprende sabato 8 marzo alle 10.30 e alle 16, con l’apertura eccezionale dei depositi del Museo civico d’arte. Agli intervenuti, in sintonia con la Giornata della donna, si propone un percorso guidato sulla figura femminile nella pittura modenese tra ‘800 e ‘900 (prenotazione obbligatoria, tel. 059 2033125). Sabato 15 Marzo, invece, sempre alle 17, in collegamento con la mostra “Strade”, Stefano Lugli dell’Università di Modena e Reggio Emilia presenta uno studio sulle rotte delle pietre romane e medievali e il loro impiego e re-impiego dai monumenti di età romana alla Ghirlandina. Al termine, dimostrazione di antiche tecniche degli scalpellini medievali a cura di “Giano Artigiani Storici”.

“Piazza Grande si racconta” è il titolo dell’incontro in programma domenica 16 marzo alle 17, nel quale ci si propone di ripercorrere la storia della piazza nel ‘900 fino a oggi, attraverso immagini e letture dei ricordi di vita dei modenesi partecipanti al progetto “È la mia vita in Piazza Grande”. Nell’occasione sarà anche possibile rilasciare una propria testimonianza. Domenica 30 marzo alle 17, il calendario del mese si chiude con un incontro con Elisabetta Barbolini Ferrari, intitolato “Argentieri e bisuttieri. Tecniche di lavorazione tra passato e presente”. Gli esperti orafi Tiziano Bonacini e Lucia Ficarelli sveleranno i segreti della lavorazione dell’argento attraverso una dimostrazione tecnica. I Musei civici sono a Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino, tel. 059 2033101 (www.comune.modena.it/museoarcheologico www.comune.modena.it/museoarte). Pagine facebook museoartemodena e museoarcheologicomodena.

 

SI PARTE CON “I RACCONTI DI VIOLETTA”

Sabato 1 marzo alle 17.30 a Palazzo dei Musei “Traviata” in forma di racconto musicale In mostra bozzetti scenici del modenese Manzini per le opere di Verdi. Ingresso libero

“La Traviata” di Giuseppe Verdi questa volta non si rappresenta a teatro. Va in scena, in forma di racconto musicale, ai Musei civici di Modena, nell’adattamento della Compagnia “Opificio d’arte scenica”. E per l’occasione il Museo civico d’arte espone un nucleo di bozzetti scenici relativi alle opere di Giuseppe Verdi realizzati dallo scenografo modenese Ferdinando Manzini.

“I racconti di Violetta” è il titolo dello spettacolo, un atto unico di circa 80 minuti, che sabato 1 marzo alle 17.30 a ingresso libero e gratuito inaugura il ciclo di iniziative “Metti la primavera in Museo. Inediti percorsi fra arte e archeologia ai Musei civici di Modena”. Al termine sarà offerto un aperitivo.

Nella rappresentazione, che unisce i linguaggi della prosa, della poesia e della lirica, i più importanti momenti del canto verdiano si intrecciano con la narrazione proposta da due testimoni particolari: Annina e Giuseppe, due fedeli servitori, custodi della magica e misteriosa dimora che ospitò gioie e dolori della Signora delle Camelie. In scena, per la regia di Gabriele Duma, gli attori Antonella Franceschini e lo stesso Duma. Il canto è affidato alle voci di Scilla Cristiano, soprano, Domenico Peronace, tenore, e Pedro Carrello, baritono, accompagnati al pianoforte da Aurelio Scotto. Alle musiche di Verdi si aggiungono quelle originali e gli adattamenti di Francesco Ricci. Scene e costumi sono di Andrea Stanisci, coautore del testo insieme a Gabriele Duma. La riscrittura musicale interpreta “La Traviata” in un ambito più raccolto, salottiero, squisitamente cameristico.

Lo spettacolo “I racconti di Violetta” è promosso dall’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali dell’Emilia-Romagna.

“È il Teatro la casa di Violetta – spiega la scheda di presentazione a cura della Compagnia Opificio d’arte scenica – e basta varcarne la soglia e cominciare i racconti perché tutto si trasformi. Così, una dopo l’altra, riviviamo la casa delle feste, la casa dei sogni, del dolore, la casa abbandonata, la casa infinita… le tante dimore in cui la bella, da povera ragazza diventò regina, fu ammirata, calunniata, amata, corteggiata, abbandonata e ritrovata… prima di addormentarsi al tempo.

Raccontare Violetta – prosegue la scheda – è percepire in filigrana tutte le Cenerentole la cui vita vera è diventata mito, in cui ancora altre esistenze si specchiano, si rifrangono, è sentire che non le si dimentica e che le si ama. I ‘Racconti di Violetta’ portano in scena storie e canti che passano di bocca in bocca, voci, che mantengono in vita: chi racconta, chi è raccontato e coloro a cui si racconta, in un condiviso senso del popolare, una qualità che pervade l’intera tradizione del melodramma italiano”.

I Musei civici sono al terzo piano di Palazzo dei Musei in largo Porta Sant’Agostino, tel. 059 2033101 (www.comune.modena.it/museoarcheologico o www.comune.modena.it/museoarte). Pagine facebook museoartemodena e museoarcheologicomodena.