cc_bo_32014Recentemente, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna avevano notato un flusso di giovani di nazionalità italiana entrare ed uscire da un portone di una palazzina ubicata in via del Partigiano. I sospetti che gli investigatori avevano maturato provenivano dal fatto che gran parte di quei soggetti erano noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti di polizia per uso di sostanze stupefacenti.

Così, certi di avere scoperto l’abitazione di un pusher che dagli accertamenti svolti doveva corrispondere a un 21enne di Bologna, alle ore 14:00 di giovedì una squadra di militari si è avvicinata all’edificio ed è rimasta nei paraggi ad attendere. Qualche ora più tardi il sospettato è stato visto uscire dall’ingresso posteriore della palazzina e dirigersi verso un’area verde poco distante, per andare a parlare con due ragazzi. I Carabinieri sono intervenuti e dopo averlo identificato gli hanno chiesto di essere accompagnati presso la sua abitazione, ma il giovane, con la scusa di non essere in possesso delle chiavi di casa ha riferito che soltanto la madre, al momento assente, poteva aprire la porta. Ovviamente, i militari non gli hanno creduto e quando hanno suonato al campanello sono stati accolti dagli amici del 21enne che erano rimasti in casa a divertirsi con un po’ di “erba”.

Nella stanza da letto, dove tra l’altro si trovavano i suoi coetanei, sono stati trovati diversi sacchi in cellophane trasparente contenenti 650 grammi di marijuana e un bilancino di precisione sporco della stessa sostanza stupefacente rinvenuta. In una stanza attigua è stata scoperta una stanza segreta adibita a serra e ricavata dalla separazione della camera con una parete di cartongesso e accessibile attraverso un armadio con la parete posteriore forata. All’interno sono state rinvenute quattro piante di marijuana e il necessario per la coltivazione: lampade, aeratori e fertilizzanti. Il 21enne ha spontaneamente asserito di coltivare marijuana di nascosto dalla madre e di spacciarla agli amici per racimolare un po’ di soldi perché disoccupato. Dopo aver trascorso la notte nelle camere di sicurezza della Stazione Carabinieri Bologna, il giovane, arrestato per detenzione ai fini di spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti, è stato tradotto in Tribunale per la celebrazione del rito direttissimo.