Aiutare la comunità ucraina che vive e lavora a Modena a mantenere i contatti con le famiglie rimaste in patria e intervenire presso gli organi preposti per attivare tutte le strade che portino a fermare le violenze, garantire assistenza umanitaria e riaprire il dialogo. Sono le richieste dirette alla Giunta provinciale di Modena contenute nell’ordine del giorno presentato dal gruppo Pd e approvato all’unanimità dal Consiglio provinciale.

A Modena, ha spiegato Grazia Baracchi (Pd) nel presentare il documento, «la comunità ucraina conta oltre quattromila persone, in maggioranza donne occupate nel lavoro di cura e badantato nelle nostre famiglie. Può rientrare nelle nostre competenze, attraverso i patronati, i sindacati e i centri per l’impiego, attivare tutti i canali perché queste donne possano continuare a restare in contatto con le loro famiglie nonostante la situazione gravissima che si è venuta a creare».

«L’attivazione è opportuna» ha commentato Bruno Rinaldi (Ncd) mentre Sergio Pederzini (Idv) ha osservato che «purtroppo c’è ancora chi deve battagliare per avere il diritto di esprimere la propria opinione». Fausto Cigni (Pd) ha chiesto di inviare l’ordine del giorno alle chiese ortodosse di Modena e Dante Mazzi (Pdl) si è augurato che sia possibile, tramite le associazioni di volontariato, «accompagnare queste persone a votare nel loro Paese garantendone poi il rientro».