carabinieri-malalbergoAlle ore 19:00 di ieri, i Carabinieri della Stazione di Malalbergo stavano effettuando un servizio di controllo del territorio a Pegola, quando in prossimità di piazza II Agosto 1980, hanno notato una BMW 318 parcheggiata con tre persone a bordo. Alla vista della pattuglia che si stava avvicinando, i passeggeri sono scesi velocemente, mentre l’autista ha messo in moto e si è allontanato a forte velocità in direzione di Malalbergo. I militari lo hanno inseguito fino a via Pedrazzoli dove ha perso il controllo del mezzo e dopo aver urtato il muro di cinta di due abitazioni si è schiantato contro un albero. Il conducente è sceso dal veicolo e ha proseguito la fuga a piedi, ma è stato raggiunto e arrestato dai Carabinieri. L’autore è un 31enne albanese, senza fissa dimora. Nei suoi confronti, l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Padova aveva emesso un provvedimento di ripristino di una misura detentiva residua – dovendo scontare un anno e sette mesi di reclusione per reati contro il patrimonio – qualora fosse rientrato nel territorio italiano prima dello scadere dei 10 anni dal giorno della sua espulsione avvenuta nel 2013. La BMW era stata rubata a febbraio a un cittadino di Villasanta (MI). L’aspetto più rilevante dell’arresto è dato dal rinvenimento, oltre ad alcuni attrezzi idonei per lo scasso trovati a bordo dell’auto, da un rilevatore di microspie che il 31enne aveva in tasca. Arrestato per concorso in ricettazione, detenzione abusiva di grimaldelli e reati in materia di immigrazione, è stato trasportato presso l’Ospedale Maggiore di Bologna e ricoverato con una prognosi di 30 giorni: “frattura di due vertebre L1 e L3”. Considerata la diagnosi, è probabile che il malvivente sia riuscito a proseguire la fuga, incurante del dolore, perché si trovava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.