Il Consiglio provinciale di Bologna, nell’ultima seduta, ha approvato due delibere riguardanti la Società Reti e Mobilità (SRM Srl) di cui la Provincia detiene il 38,38% delle quote, unitamente al Comune di Bologna, titolare del 61,62%, su un capitale sociale di 9.861.300 euro.

La prima delibera riguarda l’anticipazione di liquidità richiesta da SRM nella misura di 7 milioni di euro, concessa per 6 milioni con decorrenza dal mese corrente e rimborso entro il 15 dicembre 2014. La contribuzione dei soci è proporzionale alle rispettive quote e per la Provincia di Bologna ammonta a 2.302.800 euro.

La concessione di liquidità è stata approvata dall’Assemblea con 19 voti a favore (Pd, Fds, Nanni-Misto) e 12 contrari (Pdl, Fi, Sc, Udc, Lega, Fli, Maenza-Per le autonomie Psi-Maie e Pagnetti-Misto).

 

Con la seconda delibera è stata invece approvata la Convenzione tra i soci di SRM per l’affidamento di funzioni per il Trasporto pubblico locale alla società e l’esercizio congiunto del controllo sulla stessa.

Il testo di Convenzione, frutto del lavoro congiunto di Comune e Provincia di Bologna, è stato approvato con 18 voti a favore (Pd), 10 contrari (Pdl, Fi, Sc, Fli, Maenza-Per le autonomie Psi-Maie e Pagnetti-Misto) e la non partecipazione al voto dell’Udc. Non avendo ottenuto l’immediata esecutività, che richiede almeno 19 voti a favore (50%+1), la Convenzione sarà effettiva trascorsi 15 giorni.

Ai fini dell’organizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale la Regione ha definito gli ambiti sovrabacinali (“Ambito Reno” per i bacini di Bologna e Ferrara) e previsto la fusione delle Agenzie locali per la mobilità operanti nel medesimo ambito sovrabacinale, entro il 31 dicembre 2013.

La nuova Convenzione prevede tra l’altro gli impegni necessari all’avvio del percorso preliminare alla fusione delle Agenzie locali per la mobilità, i tempi e le modalità per la costituzione di un gruppo di lavoro tecnico tra Provincia e Comune di Bologna che predisponga un piano di fattibilità dell’operazione dal punto di vista economico. Il lavoro tecnico s’intende propedeutico e strumentale ad un successivo confronto tanto tecnico quanto istituzionale con gli Enti ferraresi.

Nel testo si evidenzia come non sia stato possibile rispettare il termine fissato dalla legge regionale per la fusione delle Agenzie in quanto l’unificazione, sia giuridica che economica, dei soggetti che vi partecipano richiede un iter complesso composto da tre macro tappe (progetto, delibera assembleare e atto vero e proprio di fusione) che richiede almeno sei mesi di tempo.