Innovativi-Braida“Il lavoro e lo sviluppo saranno i miei punti di partenza in caso di vittoria a maggio, ma il primo passo a livello urbanistico, sarà l’inizio dei lavori alla Cisa Cerdisa. Perché si può fare, perché abbiamo un investitore, perché dobbiamo eliminare l’amianto che si trova in quella zona anche in ottica della permeabilità del suolo, perché si tratta di una zona da recuperare e riqualificare e perché l’inizio dei lavori porterebbe liquidità nelle casse comunali e fungerà da volano per altri interventi strutturali. Sulla parte dello sviluppo economico e del lavoro, questa è l’epoca delle idee che devono tradursi in lavoro concreto. Dobbiamo rilanciare questa città superando l’attuale immobilismo attraverso politiche attive che metteremo al centro dei primi sei mesi di amministrazione, sostenendo gli investimenti nelle tecnologie e nell’hi-tech anche attraverso una riforma fiscale locale che è possibile per sfruttare al meglio le risorse del territorio”.

Si è concluso ieri sera al Parco Amico di Braida Sassuolo: innovativi si diventa, il percorso di ascolto promosso dal Partito Democratico che ha visto protagonista il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra Claudio Pistoni. Il percorso, durato cinque incontri in altrettante zone della città, ha permesso a Pistoni di portare nei quartieri le proprie idee innovative per il futuro di Sassuolo e la trasformazione della città distretto, ma anche di raccogliere le opinioni dei cittadini nei momenti di confronto per arrivare alla creazione di un programma condiviso in vista delle elezioni comunali di maggio. Anche nell’ultima serata al Parco Amico, i temi emersi sono stati principalmente l’urbanistica e il degrado della città, l’associazionismo, gli spazi per la cultura e per i giovani, la moschea e la Cisa Cerdisa.

“Sassuolo ad oggi non ha spazi per la cultura e nella logica della creatività e del fermento che voglio riattivare nel distretto, anche i giovani devono avere i loro spazi in cui potersi esprimere con coscienza ed obiettivi mirati. Vorrei, come accade in molte città del Nord Europa, costruire nuovi spazi in capannoni recuperati dalla zona industriale per creare spazi multi-età che siano una novità assoluta e ragionare in ottica di città distretto per non duplicare ma imparare che i confini saranno più ampi. Questo tenendo conto del primo grande avvenimento che è l’Expo 2015 che abbiamo il dovere di sfruttare creando un percorso turistico che parta da Maranello e termini al Palazzo Ducale che vorrei valorizzassimo maggiormente, anche con mostre di rilievo internazionale sullo stile di Palazzo Fava a Bologna che ospita in questo periodo la mostra da Vermeer a Rembrandt”.

“Posto che tutti hanno il diritto di pregare – ha spiegato Pistoni sulla moschea – i ragionamenti intorno alla costruzione di un centro culturale di preghiera devono partire da tre presupposti: la sicurezza, la tranquillità dei cittadini e il riconoscimento degli interessi di tutti. Dobbiamo evitare che le persone litighino fra di loro, per questo prenderemo una decisione che segua queste tre linee guida e indicheremo anche quali sarebbero location più naturali, ovvero vicino ad altre aree e non qui a Braida”.