Pagliai-CandeliGiovedì 27 marzo l’attore toscano, insieme al quartetto del maestro modenese Andrea Candeli, emozionerà con uno spettacolo di parole e musica dedicato all’amore. L’appuntamento, a cura del Lions Club “Pavullo e del Frignano”, sarà a partire dalle ore 20.30 presso il teatro Mac Mazzieri di Pavullo.

Un percorso poetico tratto dalla tradizione spagnola e dedicato all’amore, un “Amore flamenco”, accompagnato dalle musiche del Mediterranea Quartet del maestro Andrea Candeli, che verrà letto e interpretato dal grande Ugo Pagliai.

Organizzato dal Lions Club “Pavullo e del Frignano” con il sostegno di Azimut e in collaborazione con il Comune di Pavullo nel Frignano, lo spettacolo “L’Amore Flamenco”, a ingresso gratuito, sarà giovedì 27 marzo a Pavullo, presso il teatro Mac Mazzieri, a partire dalle ore 20.30.

Pagliai, uno dei maggiori esponenti del teatro nazionale, interpreterà brani sull’amore tratti dalla tradizione poetica spagnola, accompagnato dal maestro modenese Andrea Candeli alla chitarra. Candeli non è nuovo a questo tipo di performance, già realizzate in collaborazione con grandi nomi della musica e dello spettacolo italiani come David Riondino, Rossana Casale, Alessio Menconi. Ad accompagnare i due artisti saranno Michele Serafini al Flauto e la voce e le danze di Corrado Ponchiroli (cajon, palmas) e Chiara Guerra (ballo, palmas). Quelle del Mediterranea Quartet sono arie dai forti colori spagnoli, intrise di tutte le varianti dell’amore. Si tratta di una trasposizione artistica della tradizione poetica spagnola, ricca di tradizioni folkloristiche culturali, fortemente dominate da colori e sentimenti, capaci di trasmettere emozioni tanto profonde nella loro semplicità primitiva.

La serata sarà aperta dagli allievi delle scuole di musiche e teatro Music Factory e Sted.

 

Nato a Pistoia, Ugo Pagliai cominciò a frequentare il teatro da piccolo, seguendo in particolare le programmazioni fiorentine. Già nella sua città natale ebbe modo di avere esperienze come attore, ma in questa direzione si volse decisamente con l’iscrizione all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica (1958). Dopo il diploma fece parte della compagnia Randone-Fortunato poi, dal “61 al”63, si legò alla compagnia “I nuovi”, diretta da Guglielmo Morandi per la tv. Negli anni ’63-’64 fu presso la Stabile di Genova, diretta allora da Luigi Squarzina, partecipando a “Ciascuno a suo modo” (Pirandello) e a “Corte Savella” (Anna Banti). In questo periodo figurò nel cast de “Il conte di Montecristo”, elaborato per la tv da Edmo Fenoglio. Seguì un anno allo stabile di Roma e, subito dopo, allo stabile dell’Aquila. Tornato più assiduamente alla televisione, dopo “I corvi” di Beque e una “Maria Stuarda” (con Anna Proclemer), interpreterà nel ’69 la parte di Lawrence d’Arabia ne “L’aviere Ross”, di Rattigan, regia di Giuseppe Fina. Fu un grande successo. Seguirono “Prima pagina”, “Un cappello pieno di pioggia”, di M. Gazzo (1969); “Le cinque giornate di Milano” (regia di Leandro Castellani), “Epitaffio per Gorge Dillon” di J. Osborne e “Il segno del comando” di D’Anza, Bollini, Guardamagna (1970) che lo rese famoso e attore di successo; seguirono un gruppo di sceneggiati tra i quali: “Dimenticare Lisa” (regia Nocita), “Paura sul mondo” (regia D. Campana), “La baronessa di Carini” (regia D’Anza), “La dama dei veleni” (regia di Blasi). Dal “73 tornò a essere sempre più presente sulla scena. Con Rossella Falk interpreta “Trovarsi” di Pirandello, con la regia di Giorgio De Lullo. Nel ’75-’76 formò una compagnia in cui figuravano anche Lilla Brignone e Paola Gassman. Dal 1979 facendo Compagnia insieme a Paola Gassman, ha affrontato numerosi testi teatrali conseguendo un grande successo.

Accanto a questa intensa partecipazione alla vita teatrale per la quale nel 1988 ha ricevuto il Premio speciale “Flaiano”, Pagliai ha proseguito la sua collaborazione con la tv, prendendo parte a commedie e sceneggiati con ruoli primari (“Amico mio”, o per la tv francese “Arsenio Lupin”) e anche partecipando a famose trasmissioni come “La grande notte” in più di 50 puntate. Per il cinema numerose sono state le partecipazioni: con registi che vanno da Giovanni Fago a Luigi Comencini con cui ha girato “Dio mio come sono caduta in basso” e “Cuore” per la tv.

Andrea Candeli, chitarrista modenese, comincia a suonare a sette anni e si diploma presso l’Istituto Musicale Pareggiato “O. Vecchi” di Modena nel 1993. E’ stato premiato come solista in numerosi concorsi nazionali e internazionali, tra i quali il Concorso “Riviera dei Fiori” ad Alassio (primo assoluto), il Concorso “Pasquale Taraffo” a Genova (primo assoluto), il Concorso “Giovani Musicisti Gargano 92”. É l’ideatore di un nuovo metodo d’insegnamento della chitarra. Ha fondato la scuola di musica “Accademia Musicale del Frignano” di Pavullo con la quale promuove i gruppi emergenti. É direttore artistico di numerose rassegne concertistiche e di due festival chitarristici. Insegna chitarra presso il Liceo Musicale di Vignola. Svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero, come solista e in diverse formazioni cameristiche.

Michele Serafini suona il flauto dall’età di otto anni. Dopo il suo diploma, conseguito con il massimo dei voti, ha vinto vari premi compreso La Musica nel Gargano, Concorso Internazionale organizzato dalla Biennale di Venezia e il Concorso per la selezione nazionale dell’Orchestra Giovanile Italiana, e si è piazzato nei primi posti della graduatoria della Selezione Europea per l’Orchestra della CE. Svolge tuttora intensa attività concertistica nelle più svariate formazioni ed era solista nell’orchestra durante il tournée nazionale dell’Operetta “La Vedova Allegra” con Lando Buzzanca. Recentemente si è esibito a Città del Vaticano in diretta Rai International presso l’Aula Paolo VI (Sala Nervi), in presenza del Santo Padre.

Corrado Ponchiroli si forma come attore al Teatro Nucleo di Ferrara. Presso il centro di produzione di teatro per l’infanzia “Teatrodelle Briciole” di Parma, ha vinto i premi “Biglietto d’oro” e “Stregagatto”. A Reggio Emilia studia danza classica con Renè Lejeune. A Madrid e a Siviglia studia danza flamenca con i maestri Manolo Marin, Javier Cruz, Mariano Torres, Concha Vargas, Antonio Canales, El Torombo. Come “bailaor” di diverse compagnie di flamenco si è esibito in numerosi festival di danza e teatri italiani quali: Teatro Nazionale di Milano, Festival diAcqui Terme, Teatro Parioli di Roma, Festival di Palazzo Pitti di Firenze, Todi Festival, Teatro Arena del Sole di Bologna.

Chiara Guerra inizia la sua attività di ballerina di flamenco nel 1997 lavorando con molti degli artisti presenti in Italia. Nel giugno 2001 fa parte della compagnia “Alborea” di Mara Terzi con una tournée in Giappone presentando “Carmen”. Nel gennaio 2003, sempre con l’”Alborea”, balla al Teatro Donizetti di Bergamo. Dal 1996 esercita anche la professione d’insegnante di flamenco, tenendo corsi ad adulti e bambini a Verona e provincia e dal 2002 insegnando anche danza classica, presentando le allieve più meritevoli agli esami R.A.D. Nel Luglio 2004, danza con la compagnia “Flamencos en route” di Brigitta Luisa Merki, nell’opera Carmen nell’arena di Avenches in Svizzera.