Nel nostro programma elettorale emerge , con chiarezza, il punto sui “ rapporti con le società controllate e partecipate “ e rapporti con le “ Fondazioni Bancarie “. Le motivazioni sarebbero tante, ampiamente motivate , anche nel recente passato, visti i risultati non propriamente esaltanti per i cittadini utenti. Modena , insieme ad altri Comuni, attraverso la società HSST-Mo ha una qualificata partecipazione in Hera.

Tale partecipazione è fonte di importanti dividendi ma con devastanti risultati nelle tasche dei cittadini utenti di Hera, società che, tra l’altro, opera in regime di monopolio di alcuni servizi, nonché scarsa attenzione ai problemi del territorio.

In questi giorni è venuto a scadenza il C.d.A di Hera e nelle segreti stanze si è aperto il mercato delle indulgenze.

Modena ha attualmente tre rappresentanti di cui il Vicepresidente del C.d.A..

Per effetto del ridimensionamento dei componenti il C.d.A., Modena ha presentato due candidature.

Fin qui tutto “normale”, salvo l’anomalia dell’assenza di un candidato espressione del territorio ex SAT ( Distretto della Ceramica )

La questione che si intende porre è la funzione di quel corpo separato rappresentato dalla Fondazione CRM..

La Fondazione è entrata nell’azionariato di Hera, attraverso l’acquisto di azioni dal Comune di Modena.

La Fondazione nel caso di specie ebbe la funzione di “ crocerossina “….basterebbe vedere la minusvalenza contabilizzata.

Da tempo sosteniamo che la Fondazione non può arroccarsi nella sua presunta verginità.

Le Casse di Risparmio sono nate e cresciute per la operosità dei cittadini.

Per questo sosteniamo, da tempo, che i patrimoni di queste verginelle vanno restituiti ai cittadini.

Venendo al dunque, si parla, da giorni di un eventuale riciclaggio di un componente dell’attuale C.d.A., non candidato dal socio pubblico Modena, attraverso il soccorso della Fondazione.

Vogliamo parlarne ?

La questione la porremo sabato pomeriggio al candidato Sindaco di Modena.

(Mario Cardone, Segretario Provinciale PSI Modena)