“E’ il primo caso Electrolux del pubblico impiego”. Così le federazioni regionali di categoria di Cgil Cisl Uil e Cisal stigmatizzano le “proposte irricevibili” presentate dai vertici della Croce rossa italiana, ente pubblico sottoposto alla riforma che lo trasformerà in associazione di diritto privato: “nessuna garanzia sui livelli occupazionali, minaccia di una riduzione dei salari, già bassi, e una assoluta precarietà dei contratti a termine”.

La Croce rossa ha fatto carta straccia degli impegni presi e formalizzati nel protocollo d’intesa del 27 febbraio scorso. E ora vuole scaricare il peso di decenni di cattiva gestione sulle spalle dei lavoratori. Per questo stiamo richiamando alle loro responsabilità anche i ministeri competenti, Funzione pubblica e Salute, e la Conferenza delle Regioni.

L’accordo era quello di gestire il passaggio contrattuale dei lavoratori, dal pubblico al privato, in modo che tutti vedessero salvaguardati diritti e retribuzioni. Erano stati presi impegni precisi e sottoscritti in appositi verbali e protocolli invece Croce Rossa ha proposto – anche per i 74 lavoratori a tempo indeterminato e i 130 precari dell’Emilia-Romagna – l’applicazione immediata del contratto Anpas con norme di raccordo risibili, nessuna tutela dei contratti a termine. Il tutto senza alcun intervento né sulla spesa improduttiva delle strutture, né sul miglioramento dei servizi. Con il rischio di una paralisi totale delle attività di un ente così importante.

“E’ inaccettabile” rincarano i sindacati regionali che scenderanno in piazza con un presidio sotto la sede Regionale della CRI in Via del Cane 9 a Bologna lunedì 31 marzo alle ore 11 e uno sciopero nazionale con manifestazione il 4 aprile a Roma e stanno già attivando le azioni legali.

“Scenderemo in piazza con tutti gli operatori della Croce rossa e ci mobiliteremo finchè non saranno riconosciute le legittime aspettative dei lavoratori: salvaguardia dei posti di lavoro, tutela retributiva, riorganizzazione dei servizi di emergenza e soccorso su tutto il territorio nazionale”.

 

(FP-CGIL E.R. FP-CISL E.R. UIL-PA E.R. FIALP-CISAL E.R.)