scuole_ruiniI genitori del Terzo Circolo Sud scrivono al sindaco Luca Caselli e all’assessore all’istruzione, lamentando i tanti problemi strutturali delle scuole che fanno parte del circolo stesso (tra queste le Ruini, le San Giovanni Bosco, le Don Gnocchi e le Carducci) e soprattutto una «disparità di trattamento» che li porta a chiedersi se ci siano «scuole di serie A e serie B». Muovono dal presupposto che su altre scuole del territorio sono stati fatti comunque interventi, i mittenti della lettera (il riferimento è al rifacimento degli infissi alle Leonardo, ma anche al fatto che «ci si fa vanto di aver elargito 10000 € a una scuola privata mentre i genitori delle Ruini, scuola pubblica, si sono dovuti autotassare per acquistare la vernice necessaria a tinteggiare la scuola») ed elencano invece quanto accade negli edifici scolastici del Terzo Circolo. «Alle Ruini – scrivono – c’è un’aula denominata ormai da tutti “Aula fredda”. In inverno la temperatura arriva a 17 °. Per mesi ragazzi e professori sono costretti a stare in classe con piumini maglie termiche calze doppie ecc . E cosa dire del cantiere del muro della scuola di San Michele rimasto in opera per 6 mesi nonostante promesse del Sindaco? Lo stesso vale per le scuole Carducci che presentano un muro pericolante nel retro che è stato transennato per un po’ ma per il quale non è stato fatto ancora nulla. Idem per il tetto dissestato delle San Giovanni Bosco da cui entra acqua che costringe allo svolgimento delle lezioni tra secchi». Evidente il disappunto che traspare dalla lettera, sulla quale ci si chiede ancora se ci sia «discriminazione tra scuole: all’inizio dell’anno abbiamo chiesto uno sforzo titanico per riverniciare tutta la scuola, potare le piante, falciare il prato, pulire…abbiamo fatto tutto. Quando i genitori ci dicevano che doveva pensarci il Comune rispondevamo che il Comune era in difficoltà non aveva soldi e noi non volevamo che i nostri figli facessero lezione in un posto così degradato, che volevamo che imparassero che la comunità civile deve anche essere la prima che tiene al proprio ambiente e cerca di migliorarlo. Di fronte però a questo tipo di diversità di trattamento, di disinteresse vergognoso del Comune verso problemi serissimi come quelli elencati sopra cosa possiamo rispondere ai nostri ragazzi?».

Lettera integrale