I tirocinanti degli Uffici Giudiziari italiani (circa 3.000 a livello nazionale e poco oltre le cento unità a livello di Regione Emilia Romagna) sono l’esempio vivente di quanto la dignità e il valore del lavoro siano concetti inscindibili. La vertenza che li interessa e li coinvolge continua dato che nonostante vi siano i fondi previsti nella Legge di stabilità i tirocini non riprendono. E si può facilmente immaginare cosa possa significare per persone che non hanno più alcun reddito. Tutto ciò a fronte di carenze di organico negli Uffici Giudiziari stimabili tra le 8 e le 9.000 unità.

La politica regionale non può disinteressarsi di persone che ha contribuito a formare e che possono utilizzare quella formazione solo negli Uffici Giudiziari. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil P.A. e l’Unione Precari Giustizia dell’Emilia Romagna chiedono al Consiglio e alla Giunta Regionale un impegno politico nei confronti del Ministero di Giustizia perché il denaro pubblico speso per la formazione non vada disperso e si possa giungere ad un contratto di lavoro vero e proprio. Fino a quel momento chiediamo alla Regione un sostegno al reddito per persone che hanno investito 3 anni della loro vita in questa attività.

Occorre dare continuità alla presenza di queste risorse umane e fare il passo successivo: bandire il concorso per un contratto di lavoro garantendo così continuità ai livelli occupazionali e conseguentemente di reddito delle persone. Queste persone devono uscire dal limbo della invisibilità per tornare ad essere lavoratrici e lavoratori a tutti gli effetti..

E per gli Uffici Giudiziari di Bologna non sono sufficienti le 32 unità all’interno di quel contingente di 112 che sono state impiegate a partire dal 2010 che attraverso un bando della Regione Emilia Romagna arriveranno negli Uffici Giudiziari. Offrire una opportunità per rimanere in un circuito lavorativo è sicuramente importante per quelle 32 persone ma crediamo che questo debba procedere di pari passo con un processo di stabilizzazione di tutti i tirocinanti precedentemente impiegati dal 2010: questo anche per evitare una sorta di girandola di precari dove l’inserimento di una unità coincida con l’espulsione di una altra.

A sostegno della vertenza dei tirocinanti Giustizia è stata organizzato, nello spazio antistante la Regione Emilia Romagna, un PRESIDIO MARTEDÌ 1 APRILE 2014 dalle ore 11 alle ore 14.

E’ stato richiesto, ai capigruppo dei gruppi politici presenti in Consiglio Regionale la disponibilità a incontrare i manifestanti.