L’Università di Bologna e Coopservice, nell’ambito del dialogo costante e collaborativo e del lavoro condotto dall’autunno scorso, hanno effettuato in rettorato la verifica già prevista di questi mesi di gestione dell’appalto di Palazzo Paleotti. E’ stata anche l’occasione per anticipare una più ampia valutazione riguardante l’appalto dei servizi di portierato in scadenza nel mese di luglio, che riguarda gli altri plessi dell’Università nei quali è impegnata Coopservice. Per quanto riguarda questi ultimi servizi si comunica che sarà garantita la continuità occupazionale, contrattuale e retributiva – mai messa in discussione – a tutti i lavoratori coinvolti.

Per quanto riguarda Palazzo Paleotti è stata concordata con Coopservice la ridefinizione economico-prestazionale dei profili professionali impiegati in questo plesso. Alla luce di quanto sopra, Coopservice e le sigle sindacali firmatarie del contratto – nell’ambito di un percorso negoziale mai interrotto – hanno concordato una ricognizione dei tre livelli di retribuzione previsti portandoli rispettivamente a 6,71 euro, 6,91 euro e 7,41 euro lordi. Grazie all’accordo raggiunto oggi verrà riconosciuto quindi, a far data dal 1 marzo, un aumento sulla retribuzione lorda mensile di 104 euro, che si va ad aggiungere a quanto già riconosciuto con l’accordo del 21 marzo scorso.

Questo risultato fuga pienamente le preoccupazioni dei lavoratori che da diversi giorni chiedono garanzie e certezze, risponde alle loro attese e allo stesso tempo smentisce le notizie false relative a cifre e decisioni che sono state propagandate da chi ha strumentalizzato la protesta.

“Sono soddisfatto per la soluzione della giusta causa dei lavoratori i quali svolgono una funzione importante per questa Università – dichiara il Rettore dell’Università di Bologna Ivano Dionigi -. Soluzione raggiunta anche grazie all’attenzione di Coopservice e alla collaborazione dei sindacati firmatari del contratto. L’Ateneo e il Rettore nel ribadire che sin dall’inizio hanno rispettato le leggi scritte e il proprio ruolo di committente, non si sono sottratti a un coinvolgimento politico e morale per contribuire alla soluzione di una situazione che presentava risvolti particolarmente critici. Deve essere a tutti chiaro che sarà bene mettere mano alle norme contrattuali degli appalti perché i lavoratori abbiano piena tutela e garanzia dei loro diritti”.

“La nostra correttezza e serietà – dichiara il Presidente di Coopservice Roberto Olivi – sono testimoniate dalla immediata disponibilità ad affrontare i temi proposti dall’Università e dai lavoratori. Abbiamo anticipato una verifica già prevista e con il concorso dell’Università abbiamo risolto le questioni sul tappeto. Rimane un dato di fondo che riguarda i settori in cui operiamo: per rimanere in campo un’impresa come Coopservice che impegna l’80% del bilancio per dare lavoro a 12.000 dipendenti, tutela la sicurezza dei lavoratori e applica i contratti, restituisce socialità al territorio, ha bisogno di un sistema di regole certe negli appalti e di relazioni sindacali responsabili e rispettose delle compatibilità”.