bancomat__4Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Poviglio, in merito all’identificazione del ladro che ha utilizzato un bancomat e le carte di credito sottratte dall’interno di un’autovettura parcheggiata in paese, per cercare di prelevare la cifra di circa 1.000 €, hanno consentito di individuare l’autore dei reati in un pregiudicato reggiano. L’epilogo della vicenda è quindi culminata con la denuncia in stato di libertà che i Carabinieri della Stazione di Poviglio hanno inoltrato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia nei confronti di un 23enne abitante a Poviglio, noto agli stessi Carabinieri del paese, in ordine ai reati di furto aggravato su autovettura e indebito utilizzo di carta bancomat. L’origine della vicenda risale al 13 marzo scorso quando il ladro, all’epoca del fatto ignoto, dopo aver forzato la portiera si introduceva all’interno dell’autovettura di una 44enne imprenditrice reggiana, che era parcheggiata nel cortile di un’azienda di Poviglio, sottraendogli la borsa che aveva lasciato incustodita all’interno dell’abitacolo della macchina. Documenti personali, danaro e documenti bancari, questo il bottino racimolato del malvivente che tuttavia ha cercato presto di rimpinguare di circa un migliaio di euro effettuando, presso un bancomat 4 tentativi di prelievo di importo pari a 240 euro l’uno che fortunatamente non sono andati a buon fine. Oltre al furto pertanto la derubata ha denunciato, come da lei appreso grazie al servizio di SMS allert, il tentativo di indebito utilizzo della carta bancomat e delle sue carte di credito posto in essere lo stesso giorno del furto. La tecnologia, come accade spesso in questi casi, è venuta incontro alle indagini dei carabinieri di Poviglio che hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza del bancomat analizzando i filmati degli orari del prelievo.

Una prima importante svolta alle indagini seguita da una fortunosa coincidenza: il filmato visionato dai militari nell’orario dell’indebito prelievo ritraeva l’effigie di un giovane di Poviglio, immediatamente riconosciuto dai militari in quanto noto agli operanti. La fedina penale “sporca” ha giocato quindi a sfavore del ladruncolo, cosa praticamente impossibile se l’uomo fosse stato un perfetto sconosciuto, che veniva pertanto denunciato in ordine ai reati di furto su autovettura e indebito utilizzo di Bancomat. consentendo ai carabinieri la sua univoca identificazione nel responsabile delle illecite transazioni. Da registrare che la fattispecie delittuosa dell’indebito utilizzo di carta di credito, regolata da una legislazione speciale mirata a limitare l’uso del contante e dei titoli al portatore, prevede aspre pene in quanto sono sanzionate con la reclusione sino a 5 anni.