blindati-scandianoDavvero numerosa la presenza degli scandianesi alla rievocazione della Liberazione, promossa dal comune di Scandiano e interpretata da MaMimò, che si è tenuta tra piazza Pighini ed il castello di Arceto la sera di mercoledì 24 aprile: dopo l’arrivo dei mezzi blindati dell’esercito americano e dei ragazzi delle scuole medie di Arceto che hanno suonato, recitato e cantato, la piazza gremita si è spostata nel cortile interno del castello ad ammirare le varie tappe che davano conto della Liberazione con momenti recitati, video, mostre.
Le celebrazioni ufficiali della ricorrenza del 25 aprile si sono invece tenute a Scandiano nella mattinata, davanti ad un folto pubblico che già dalle prime ore si è dato appuntamento davanti al municipio. Per le autorità erano presenti il sindaco Alessio Mammi, il vice sindaco Gian Luca Manelli, l’assessore alla cultura Giulia Iotti e il presidente del consiglio comunale Daniele Mazza, e altri.
Dopo il consueto corteo per la deposizione delle corone al monumento della resistenza e ai caduti di tutte le guerre, si è tenuto un momento di riflessione nella sala consigliare.
Hanno preso la parola Luca Cattani della compagnia teatrale MaMiMò che ha ricordato il discorso fatto dal sindaco partigiano Bruno Lorenzelli il 23 aprile 1945, nel quale ricordava: “La resistenza non finisce qui ma diventa responsabilità per tutti i cittadini”, invitando tutti gli scandianesi ad essere responsabili, affinchè la libertà ottenuta con la resistenza fosse perseguita e mantenuta per sempre.
A seguire, Marco Morelli, educatore, ha introdotto e coordinato i ragazzi della Consulta che hanno letto brevi citazioni di Antonio Gramsci, Piero Gobetti, Piero Calamandrei, Giorgio La Pira, Nilde Iotti, Don Giuseppe Dossetti.
Commovente il fuori programma del partigiano scandianese Giuseppe Campioli, che tra il pubblico ha chiesto la parola per ricordare a sua volta la figura del sindaco partigiano Lorenzelli.
Molto interessanti ed emozionanti sono state le testimonianze di alcuni ragazzi della Classe 5^ del Liceo Scientifico Gobetti che hanno partecipato ai Viaggi della Memoria, che quest’anno hanno avuto luogo a Berlino e a Ravensbruck. Un ragazzo ha ricordato: ” Le emozioni provate nella visita al campo di concentramento sono indescrivibili, non si posso descrivere né con parole nè con graficamente: ringrazio i partigiani che mi hanno dato un futuro e la libertà che dobbiamo conservare”.
Ha infine chiuso il sindaco Mammi con un discorso dedicato alla Liberazione. In particolare ha ricordato: “Il 25 aprile non è soltanto la giornata di ricordo: è piuttosto l’occasione per riflettere. Finito quell’incubo e davanti alle macerie delle case, quartieri, città intere, gli italiani non si sono persi d’animo, e prima ancora di ricostruire una nazione intera, si sono preoccupati di abbracciare nuovi valori: quelli di una società pluralista, dei diritti individuali e collettivi, della cittadinanza attiva. Quelli del ripudio della guerra e della ricerca della pace tra i popoli. I giovani italiani e le giovani italiane di allora hanno creduto in questi principi, li hanno fatti propri e li hanno scolpiti nella nostra Costituzione”.
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