La presidenza del Consiglio dei ministri, i ministeri dell’Interno e di Giustizia e la Provincia di Modena sono tra le parti civili ammesse nell’ultima udienza del processo relativo all’indagine “Black Monkey”, il cui principale imputato N.R.F., vicino alla n’drina calabrese, è accusato di associazione mafiosa e di minacce nei confronti del giornalista modenese Giovanni Tizian che, da anni ormai, vive sotto scorta. “L’accoglimento di tutte le richieste di ammissione di parte civile, ultima quella della Provincia di Modena, è davvero una bella notizia – commenta il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, componente della Commissione Antimafia – Quello che si sta celebrando, in queste settimane, a Bologna è il più importante processo di mafia mai tenutosi in Emilia Romagna. Tra l’altro, proprio nell’ultima udienza, è stato deciso che il processo deve rimanere a Bologna. Bene, quindi, che tutte le istituzioni siano parte civile: ora si sono aggiunte la presidenza del Consiglio dei ministri, i ministeri dell’Interno e di Giustizia, la Provincia di Modena. Ma la richiesta della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Modena, ad esempio, erano già state accolte. La loro sola presenza, accanto alle tante associazioni attive su diversi fronti, testimoniano l’impegno di un intero territorio contro l’assalto della criminalità organizzata. Come Commissione Antimafia – conclude Vaccari – ci siamo presi l’impegno di fare tappa, al più presto, a Bologna. Anche quanto sta emergendo da questo processo testimonia come la nostra terra sia tra le più appetite dalle mafie”.