IlluminoIlFuturo_Paolo-PatrunoSave the Children: l’Emilia Romagna al quindicesimo posto in Italia per “povertà educativa” dei bambini e adolescenti, tra le regioni con le migliori performance: il 26,5% dei bimbi in carico ai nidi pubblici, il 70,9% di scuole con certificato di agibilità, il 66,9% di minori che ha letto almeno un libro nell’ultimo anno. Ma resta la distanza rispetto ad alcuni parametri europei. Solo il 7,4% delle scuole secondarie di primo grado ha il tempo pieno.
La Campania al primo posto della classifica per “povertà educativa” mentre all’opposto il Friuli Venezia Giulia, la regione più “ricca” di opportunità educative per i più giovani.

Con l’aiuto di esperti l’Organizzazione misura la deprivazione educativa dei minori in Italia nel nuovo Indice di Povertà educativa (IPE) e lancia la campagna “Illuminiamo il Futuro”, per dare educazione e speranza ai bambini stretti nella morsa delle povertà. Al via i primi Punti Luce, spazi educativi in aree sguarnite di servizi in alcune città. Fino al 1°giugno attivo l’sms 45509 per raccogliere fondi. A sostegno della campagna un gruppo di testimonial ritratti dal fotografo Fabio Lovino, molte aziende e associazioni. Per aderire: www.illuminiamoilfuturo.it

È la Campania la regione italiana con la maggiore “povertà educativa”, cioè dove più scarsa e inadeguata è l’offerta di servizi e opportunità educative e formative per i bambini e adolescenti mentre l’Emilia Romagna occupa il quindicesimo posto in classifica, tra le regioni più virtuose, a poca distanza dal Friuli Venezia Giulia, il territorio più “ricco” di servizi e opportunità educative per bambini e adolescenti[1].

E tuttavia nonostante la performance positiva nel confronto con molte delle altre regioni italiane, l’Emilia Romagna resta al di sotto di alcuni standard europei rispetto per esempio proprio ai servizi educativi per la prima infanzia: limitato poi il tempo pieno soprattutto nelle scuole secondarie di primo grado.

Al polo opposto della classifica è la Campania, con il livello più alto, in Italia, di “povertà educativa”.

Sono alcune delle principali evidenze del rapporto “La Lampada di Aladino – L’Indice di Save the Children per misurare le povertà educative e illuminare il futuro dei bambini in Italia”, elaborato per la prima volta da Save the Children – l’Organizzazione dedicata dal 1919 a salvare la vita dei bambini e difendere i loro diritti – con il contributo di un comitato scientifico[2], e reso noto oggi, in contemporanea con il lancio della campagna “Illuminiamo il Futuro”: tre settimane di sensibilizzazione e raccolta fondi fino all’1 giugno, e l’apertura in 5 città (Palermo, Catania, Gioiosa Ionica, Bari, Genova) dei primi Punti Luce, per rispondere concretamente alla deprivazione educativa e culturale di tanti minori e dare loro la possibilità di conoscere e coltivare i propri talenti. I Punti Luce sono centri gestiti in collaborazione con una rete di organizzazioni partner ben radicate sul territorio (UISP-Unione Italiana Sport per Tutti-Genova, Associazione Mama Happy, CSI-Centro Sportivo Italiano-Catania, Associazione Inventare Insieme onlus, Associazione don Milani-Libera) e si trovano in aree caratterizzate dalla scarsità di servizi. Presso questi centri “ad alta densità educativa” bambini e adolescenti possono studiare, giocare, avere accesso ad attività sportive, culturali e creative. Inoltre i bambini e gli adolescenti in condizioni accertate di povertà, saranno sostenuti da una dote educativa, un piano formativo personalizzato che consentirà ad esempio l’acquisto di libri e materiale scolastico, l’iscrizione a un corso di musica o sportivo, la partecipazione ad un campo estivo o altre attività educative individuate sulla base anche delle inclinazioni e talenti del singolo bambino.
Entro fine 2014 Save the Children prevede di arrivare a 10 punti luce – con aperture a Torino, Napoli, Roma, Milano – e di assegnare 1.500 doti educative.

L’Emilia Romagna si posiziona tra le regioni con i più bassi livelli di “povertà educativa”, secondo il nuovo Indice IPE di Save the Children. Buone “performance” sono, per esempio, il 26,5% dei bimbi in carico ai nidi pubblici – il miglior dato in Italia -, il 70,9% di scuole con certificato di agibilità, il 66,9% di minori che ha letto almeno un libro nell’ultimo anno. E tuttavia proprio rispetto agli asili nido, migliore performance italiana, neanche l’Emilia Romagna raggiunge il target europeo del 33%.

E la regione si segnala in negativo per la scarsa disponibilità del tempo pieno, garantito solo nel 7,4% delle secondarie di primo grado. Sotto lo standard europeo anche il tasso di dispersione scolastica, che in Emilia Romagna si attesta al 15,3%.

Buona la percentuale di minori che fa sport in modo continuativo, il 57,8%, mentre più limitato il numero di bambini e adolescenti, il 31,4%, che ha visitato un monumento nell’ultimo anno: colpisce che nel paese che primeggia nel mondo per opere d’arte, nessuna regione italiana veda almeno il 50% dei suoi minori visitare un monumento (al massimo si arriva al 43% della provincia autonoma di Trento).

All’opposto della graduatoria, prima per “povertà educativa” in Italia è la Campania, con 11 indicatori su 14 di segno molto negativo: per esempio solo 2,8 bambini su 100 (nella fascia di età 0-2 anni) sono presi in carico dagli asili pubblici campani, il tempo pieno viene garantito solo 6,5% delle scuole primarie e nel 15,3% nelle secondarie di primo mentre poco meno della metà degli istituti (49,36%) danno la possibilità di usufruire della mensa scolastica. Al di sotto dello standard europeo anche il tasso di dispersione scolastica, che in Campania raggiunge quota 22,2%.

Il Friuli Venezia Giulia è invece, secondo l’Indice di povertà educativa di Save the Children, la regione con la più “ricca” offerta di servizi e opportunità di formazione per i minori e si segnala, tra l’altro, per numero di bambini che legge (il 75,7% ha letto almeno un libro nell’ultimo anno), che fa sport (il 56%, poco meno della Val d’Aosta), per livelli di dispersione scolastica (11,4% ) vicini alla soglia della media Ue, edifici scolastici mediamente in buone condizioni (il 73,2% delle scuole ha certificato di agibilità).

“Finora ci si è occupati soprattutto della povertà economica dei bambini e adolescenti, partendo dal dato eclatante di un milione di minori che vivono in povertà assoluta. Ma esiste una povertà altrettanto insidiosa e sottovalutata che è la povertà educativa, cioè la privazione per un bambino e un adolescente della possibilità di apprendere, di sperimentare le proprie capacità, di sviluppare e far fiorire liberamente i propri talenti e aspirazioni. Save the Children prova per la prima volta a misurare la povertà educativa attraverso un Indice e a portarla all’attenzione di tutti con la campagna Illuminiamo il Futuro”, spiega Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia.

“Nonostante la situazione in Emilia Romagna sia migliore di altre regioni, si segnalano delle carenze soprattutto riguardo alla disponibilità di tempo pieno e alla dispersione scolastica, con la conseguente privazione di opportunità educative per bambini e adolescenti e del supporto necessario alle famiglie che spesso già combattono con la povertà economica”, dichiara Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children.

“E’ necessario spezzare il circolo vizioso delle povertà, rinforzando la qualità e quantità di servizi e opportunità educative destinati ai bambini e creando delle <<comunità educanti>>. Save the Children ha deciso di raccogliere la sfida e, in collaborazione con alcune associazioni partner, ha inaugurato i primi Punti Luce a Bari, Gioiosa Ionica, Catania, Palermo e Genova. I punti luce sono spazi ad alta densità educativa, che sorgono in quartieri svantaggiati e all’interno dei quali i bambini possono rafforzare le proprie competenze e conoscenze ma anche scoprire le proprie inclinazioni e potenziale, attraverso il gioco, laboratori artistici e musicali, uso delle nuove tecnologie. Il Punto Luce opera in sinergia con i servizi sociali e le scuole del territorio che contribuiranno a individuare i bambini a cui verrà assegnata la dote educativa”.

 

L’appello al Governo
“Attraverso la campagna <<Illuminiamo il Futuro>> Save the Children intende appellarsi anche al governo affinché siano messe in atto alcune misure cruciali per contrastare la povertà educativa”, continua Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia. “E’ fondamentale migliorare la raccolta e circolazione dei dati relativi ai percorsi educativi, completando l’Anagrafe scolastica con informazioni sull’iter educativi e familiari del minore”. E’ necessario poi fare investimenti mirati nelle aree in maggiore povertà educativa e con i più alti tassi di dispersione scolastica, verificando però scrupolosamente l’impatto degli interventi.

“Bisogna garantire il tempo pieno e servizio mensa per tutti”, spiega ancora Valerio Neri. “Queste opportunità sono cruciali non solo per rafforzare le competenze dei bambini ma anche per sottrarli al rischio di coinvolgimento in circuiti illegali e per supportare le famiglie in situazione di povertà.

E’ necessario”, prosegue, “che le spese dedicate all’infanzia siano considerate un investimento sul capitale umano. Save the Children Italia propone una ‘golden rule’, cioè criteri di scomputo dal calcolo dell’indebitamento delle principali voci relative all’infanzia e alla scuola”.

Sull’edilizia scolastica e la sicurezza, “il governo prosegua nell’impegno intrapreso definendo con chiarezza un piano efficiente di riordino dell’edilizia scolastica”. Infine, “nelle zone caratterizzate da criticità e forti marginalità Save the Children propone di istituire aree ad alta densità educativa (AADE, ndr) sul modello delle zones d’education prioritaires francesi, che permettano di armonizzare, in un quadro unico, le iniziative già esistenti”.

 

La Campagna “Illuminiamo il Futuro”

L’idea creativa, le iniziative e i testimonial

L’idea creativa della Campagna “Illuminiamo il Futuro” è a firma dell’agenzia Grey/United. La creatività si sviluppa intorno al concetto dell’educazione come un cono di luce che può illuminare il futuro di bambini e adolescenti. L’immagine-simbolo della campagna è quindi una lampada rossa che proietta la sua luce sulla strada percorsa da un bambino, illuminando, tra l’altro ora una chitarra, ora un canestro, ora una bella stanza con un operatore, a richiamare i Punti Luce che Save the Children sta creando in tutt’Italia, in collaborazione con una rete di partner.

Partita il 12 maggio, la Campagna “Illuminiamo il Futuro” si dispiegherà fino al 1° giugno con attività di sensibilizzazione, comunicazione e raccolta fondi, tra cui: la diffusione del Dossier “La Lampada di Aladino -L’Indice di Save the Children per misurare le povertà educative e illuminare il futuro dei bambini in Italia” ; la veicolazione della campagna pubblicitaria ideata dall’agenzia Grey/United: uno spot video e audio, l’annuncio stampa, affissioni; dal 12 al 18 maggio una settimana di sensibilizzazione in Rai, con la promozione della campagna nei principali programmi del palinsesto; il coinvolgimento di un gruppo di testimonial quali Cesare Bocci, Alessio Boni, Gianrico Carofiglio, Simona Cavallari, Irene Ferri, Alessandro Florenzi, Vinicio Marchioni, Anna Valle: il loro supporto alla campagna in un video e negli scatti del noto fotografo Fabio Lovino; attività di comunicazione digital attraverso, tra l’altro, il video virale “La prima volta” che racconta e fissa nelle immagini quei momenti unici che sono la prima volta che si suona il pianoforte, che si vede il mare, che si dipinge, che si vede un gattino. Esperienze che non tutti i bambini hanno l’opportunità di fare, ma fondamentali per lo sviluppo della propria personalità e a cui può talvolta dare accesso un’adeguata educazione e formazione.
Il numero unico solidale 45509 a sostegno della campagna Fino al 1° giugno sarà possibile donare 2 euro inviando un sms dai cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Nòverca o chiamando da rete fissa TeleTu e TWT. Sarà inoltre possibile donare 2 o 5 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb.

I fondi raccolti serviranno a finanziare i Punti Luce e le doti educative.

Per aderire alla Campagna “Illuminamo il Futuro”, al suo Manifesto e scoprire le città dove sono attivi i Puti Luce di save the Children: www.illuminiamoilfuturo.it.

 

I partner di “Illuminiamo il Futuro”
I partner strategici

Molte le associazioni e gli enti che hanno deciso di sostenere la Campagna: Associazione Culturale Pediatri (ACP), Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani (ANPE), ATI Campi Avventura -Vacanze Natura, Coordinamento Italiano contro gli abusi e il Maltrattamento per l’Infanzia (CISMAI), Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali (CNOAS), Centro Sportivo Italiano (CSI), Federazione Nazionale Insegnanti (FNISM), Legambiente, Libera, Società Italiana di OdontoiatriaInfantile (SIOI), Società Italiana di Pediatria (SIP), Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori e Formatori (UCIIM), Unione Italiana Sport per Tutti (UISP)

I partner di progetto
A fianco di Save the Children nell’implementazione delle attività a contrasto della povertà educativa, in particolare dei nuovi Punti Luce: associazione Mama happy, Centro Sportivo Italiano (CSI)-Catania, Associazione Inventare Insieme, Associazione don Milani-Libera, Unione Italiana Sport per Tutti (UISP)-Genova.

Aziende
Numerose anche le aziende che hanno deciso di sostenere la campagna e le attività dei Punti Luce: Euronics, Gruppo Credem, IKEA, OVS, Poste Vita, Reckitt Benckiser, oltre agli operatori telefonici: TIM, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopoVoce, Nòverca, Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, TeleTu e TWT.

Dal 2 al 31 maggio sarà possibile sostenere “Illuminiamo il Futuro” in tutti i negozi OVS donando direttamente alle casse oppure acquistando uno dei prodotti selezionati per questa iniziativa da Alessia Marcuzzi, madrina della partnership. La rete commerciale OVS, inoltre, diventerà un canale di comunicazione e sensibilizzazione del grande pubblico attraverso la promozione di video e materiale informativo sulla campagna.

Dall’8 maggio all’8 giugno sarà inoltre possibile supportare la campagna in tutti i punti vendita di Euronics attraverso l’acquisto di una donor card di 2 euro o donando, sempre 2 euro, direttamente alle casse. Anche nel caso di Euronics, la rete commerciale dell’azienda sarà attivamente coinvolta nella sensibilizzazione del pubblico attraverso la promozione di video e materiale informativo sulla campagna.

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[1] Sono 14 gli indicatori presi in esame ne “La Lampada di Aladino – L’Indice di Save the Children per misurare le povertà educative e illuminare il futuro dei bambini in Italia”: 1. Copertura nidi e servizi integrativi, 2. Classi a tempo pieno nella scuola primaria, 3. Classi a tempo pieno nella scuola secondaria di primo grado, 4. Istituzioni scolastiche principali con servizio mensa, 5. Scuole con certificato di agibilità/abitabilità, 6. Aule connesse ad internet nella scuola primaria e secondaria, 7. Dispersione scolastica, 8. Bambini che sono andati a teatro, 9. Bambini che hanno visitato musei o mostre, 10. Bambini che hanno visitato monumenti o siti archeologici, 11. Bambini che sono andati a concerti, 12. Bambini che praticano sport in modo continuativo, 13. Bambini che utilizzano internet, 14. Bambini che hanno letto libri, I dati sono i più recenti disponibili e prevalentemente di fonte Istat e Miur (Ministero Istruzione, Università e Ricerca). A causa dell’indisponibilità dei dati relativi al comparto scolastico Valle D’Aosta e Province Autonome di Trento e Bolzano non concorrono all’Indice anche se alcuni degli indicatori disponibili sono stati riportati. La classifica finale dell’Indice rappresenta la media delle posizioni delle regioni per ognuno dei 14 indicatori, dando agli indicatori uguale peso.
[2]Ne fanno parte: Daniela Del Boca (Università di Torino), Maurizio Ferrera (Università di Milano), Marco Rossi-Doria (Esperto Istruzione ed Integrazione Sociale), Maria Emma Santos (University of Oxford), Chiara Saraceno (Università di Torino).

 

Partner di comunicazione
IGP Decaux, The Family, Grey/United, RDS, Rocco Patella, La7, Segretariato Sociale Rai, Autostrade, Dotnext.