scuola-missione-incompiutaIl Dipartimento di Educazione e Scienze umane dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia presenta il volume “Scuola, Missione incompiuta. L’istruzione in Italia dal sussidiario a Internet”, a cura di Mariangela Bastico e Giuliana Lusuardi, prefazione di Patrizio Bianchi, (Vittoria Maselli editore, Correggio 2013). L’appuntamento è per mercoledì 14 maggio 2014, alle ore 15.00, nell’Aula Magna “P. Manodori” (Viale Allegri, 9) del complesso universitario Palazzo Dossetti a Reggio Emilia.
L’iniziativa, introdotta e coordinata dal prof. Giorgio Zanetti, Direttore del Dipartimento di Educazione e Scienze umane, vede la partecipazione di Mariangela Bastico, già viceministro all’Istruzione e curatrice del volume, Emanuele Barbieri, già capo dipartimento al Ministero Pubblica Istruzione, la prof.ssa Maria Giuseppina Bartolini, Presidente del corso di laurea in Scienze della Formazione primaria e docente di Didattica della matematica, ed il prof. Luciano Cecconi, docente di Pedagogia sperimentale.
“Siamo particolarmente lieti – dichiara il prof. Giorgio Zanetti, Direttore del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane – di presentare il volume curato da Mariangela Bastico e Giuliana Lusuardi, che si propone come riflessione e bilancio sulla condizione odierna di una scuola che negli ultimi decenni è stata spesso oggetto di convulsi e talora incoerenti tentativi di riforma, che hanno disatteso molte speranze e generato disillusione e sfiducia non solo tra docenti e discenti, ma nelle famiglie e nel cuore stesso del Paese. Nato da un dialogo vivo fra esperienze didattiche e esperienze politico-amministrative, il libro illumina da una prospettiva originale i principali nodi problematici del dibattito attuale, dal ruolo della scuola pubblica alla professionalità dell’insegnante, dalla cultura giovanile di massa alla ricerca difficile di una didattica capace di congiungere qualità e equità. In realtà, la riflessione a più voci, plurale quindi e polifonica, che il testo offre al mondo della scuola finisce col temperare, in qualche misura, il parziale pessimismo del titolo invitando a un ragionamento scevro da schematismi e rigidità ideologiche”.
Ed è muovendo da questa attitudine mentale che la ricerca, affidata tutta a “gente di scuola”, si apre ad accogliere nuove opportunità e prospettive per una scuola che accetti la sfida di una realtà travagliata e complessa, a tratti enigmatica, quale è quella del mondo attuale, accordando istanze democratiche, competenze indispensabili e rivoluzione tecnologica.
Modena, 12 maggio 2014