Per oltre un anno e mezzo, l’A.C di Budrio ha proposto ai Sindacati ed RSU il trasferimento in STEP di parte o della totalità dei dipendenti comunali tuttora in comando.

La UIL FPL, assieme alle proprie RSU ed ai lavoratori, forte anche di un accordo siglato nel 2008, ha sempre posto un chiaro no a questa proposta, ovvero i trasferimenti sarebbero avvenuti solo su scelta del dipendente.
La nostra posizione nasceva sia dalla volontà che si rispettasse un accordo sindacale e sia dai nostri timori sulle criticità che aleggiavano intorno alla Società partecipata del Comune di Budrio.
Tutta questa partita si concludeva, parzialmente, nel mese di Aprile, quando l’A.C ci comunicava, a prova il verbale dell’incontro, l’intenzione di internalizzare alcuni servizi in modo da “riportare” dentro gli operai in comando.
Ad oggi, dopo che ufficialmente sono state rese note le gravi criticità finanziare che vive la STEP ed il possibile rischio di dissesto, possiamo affermare che aver tenuto duro contro i trasferimenti e non aver ceduto è stata una scelta ottimale.
Certo che oggi ci poniamo una domanda: è accettabile che una Amministrazione Comunale, consapevole delle problematicità della STEP, proponga il trasferimento del personale mettendo in tal modo in serio pericolo il futuro lavorativo di queste persone?
Per noi no, per noi è intollerabile e mina fortemente le basi delle nostre relazioni sindacali, che crediamo debbano essere fondate innanzitutto sulla chiarezza fra le parti. Chiederemo quindi che il rientro dei servizi, a questo punto, sia definito in modo attento ed avvenga in brevissimo termine, noi non vogliamo più aspettare.
Vogliamo essere chiari, non speriamo che la situazione della STEP peggiori, anzi speriamo fortemente che vengano trovate delle giuste soluzioni, lo speriamo soprattutto per il futuro dei cittadini di Budrio.
Ma volevamo però sottolineare lo svolgimento di questa vicenda, come fatto anche in passato, soprattutto perché è un esempio lampante di come oggi nelle pubblica amministrazione sia ancora importante il ruolo del Sindacato, ribadirlo con forza in particolar modo a tutta quella classe politica che da tempo sta invece cercando di screditarci agli occhi dei lavoratori.
Ma questo ruolo, continuiamo a credere, può essere portato avanti unicamente attraverso la nostra laicità ed indipendenza dalle scelte politiche, ragionando con la nostra testa e cercando di guardare sempre “un po’ più in là”.

(FPL Segreteria Bologna ed Emilia – Romagna)