martinaConfagricoltura Modena esprime soddisfazione per l’incontro tenuto a Mirandola con il ministro alle Politiche agricole Maurizio Martina, al quale hanno partecipato tutte le associazioni agricole operanti sul territorio.
Confagricoltura Modena, insieme a Cia, Copagri e Coldiretti, hanno consegnato al ministro un documento condiviso, nel quale si chiede “l’adozione di importanti misure di riduzione della pressione fiscale e previdenziale nei confronti delle imprese ricadenti nelle aree colpite dalle gravi calamità” e una “no tax area della durata di almeno 5 anni”.
«Abbiamo posto all’attenzione del ministro Martina – spiega Eugenia Bergamaschi, presidente di Confagricoltura Modena – la drammatica situazione in cui versa il territorio modenese in generale e quello della Bassa in particolare da due anni a questa parte. Insieme alle altre associazioni agricole abbiamo chiesto una fiscalità di vantaggio perché crediamo sia l’unico modo per permettere alle aziende di continuare a svolgere la propria attività».
«Non dimentichiamo e continuiamo ad essere al fianco delle popolazioni e dei lavoratori colpiti da questi tragici eventi – ha detto il presidente nazionale di Confagricoltura, Mario Guidi -. Apprezziamo molto il lavoro delle Istituzioni, alle quali chiediamo di mantenere sempre alta l’attenzione. Gli sforzi che per prime le aziende colpite stanno facendo per ripartire, proprio con il sostegno delle Istituzioni stesse, continuano a dimostrare le capacità e le risorse di un grande Paese unito nella solidarietà».
La presidente Bergamaschi ha espresso apprezzamento per le parole del ministro Martina, che si è impegnato a firmare il decreto per dichiarazione di eccezionale avversità atmosferica per gli eventi del gennaio scorso, permettendo alle aziende agricole interessate di non pagare i contributi previdenziali per un anno (a condizione che i danni siano sulla PLV, produzione lorda vendibile, e non sulle strutture). «Siamo soddisfatti dell’incontro – ha spiegato Bergamaschi –, ma lo riteniamo un punto di partenza: lavoreremo ancora per consentire agli imprenditori agricoli modenesi di continuare a fare impresa».