Ieri presso il Ministero del Lavoro a Roma, Fim Fiom Uilm di Modena e Reggio Emilia hanno firmato l’accordo con gli organi della procedura concorsuale di Terim per la proroga della cassa integrazione in deroga ministeriale, in scadenza il prossimo 15 luglio.
Il nuovo ammortizzatore sociale decorre dal 16 luglio 2014 per ulteriori due mesi e riguarda tutti i 313 lavoratori ancora in forza a Terim. Le parti, insieme al Ministero, si sono anche impegnate a verificare entro il termine del 16 settembre, la possibilità di ulteriori periodi di ammortizzatori sociali, alla luce dell’evoluzione normativa e delle disponibilità economiche.

“Due ulteriori mesi di ammortizzatore conservativo – affermano Cesare Pizzolla segretario Fiom/Cgil Modena ed Enrico Folloni della Fiom/Cgil di Reggio Emilia – sono un risultato importante, sia per la tutela del reddito dei lavoratori, ma anche per darsi un maggiore tempo per verificare (dopo la definitiva uscita di scena dell’imprenditore egiziano Kaled Farouk) i contatti tra i possibili nuovi acquirenti interessati all’azienda, in modo complessivo o per parti di essa”.
“In vista di un nuovo acquirente di Terim, la Fiom/Cgil – spiegano Pizzolla e Folloni – chiede all’incaricato della procedura concorsuale di privilegiare la vendita complessiva dell’azienda, rispetto a quella atomistica, poiché questa garantisce maggiori livelli occupazionali”.

In questi giorni è stato anche richiesto dalla delegazione sindacale di Fim Fiom Uilm di Modena e Reggio Emilia, un nuovo incontro presso la Regione Emilia-Romagna per fare il punto della situazione in riferimento ai contatti con aziende e soggetti imprenditoriali interessati all’acquisto dell’azienda (in toto o in parte) e relativamente al piano di riconversione dello stabilimento di Baggiovara.

La proroga di 2 mesi di ammortizzatore sociale consente parallelamente la possibilità dell’allungamento del periodo di distacco dei 58 lavoratori di Terim in varie aziende modenesi e reggiane, a partire dalla proroga dell’accordo sindacale firmato dalla Fiom/Cgil di Modena per gli oltre 30 lavoratori distaccati presso l’azienda B&N del Gruppo Glem Gas.

“Ci teniamo anche a sottolineare – aggiungono Pizzolla e Folloni – i forti disagi a cui stanno andando incontro in questi anni i lavoratori di Terim a causa dei tempi per l’omologa definitiva del concordato preventivo. Infatti, chi di loro ha lasciato l’azienda (licenziamenti o dimissioni) negli ultimi 3 anni, non può ad oggi accedere al Fondo Garanzia dell’Inps per ottenere il proprio Tfr, né vederselo al contempo riconoscere dalla procedura concorsuale stessa”.
L’omologa definitiva del concordato tarda ad arrivare per l’opposizione di un creditore: “qui non si vuole mettere in discussione tale diritto – concludono i sindacalisti Fiom/Cgil –  ma vorremmo mettere in evidenza che i tempi della giustizia in Italia molto spesso finiscono per negare i diritti di altri soggetti, in questo caso i lavoratori.In una situazione di precarietà come quella che da anni stanno vivendo i lavoratori di Terim, anche la disponibilità del Tfr può alleviare i disagi economici per la perdita del posto di lavoro, e per questo ritengo che le Istituzioni e gli Enti preposti devono farsi carico almeno per accelerare i tempi”.