sassolesi«Viene disattesa quella che era la richiesta del Consiglio di Stato, che a suo tempo diede ragione alla Giunta riconoscendo l’inagibilità della struttura», dice Camilla Nizzoli. «Per noi la riapertura di Via Cavour resta illegittima», aggiunge Luca Caselli. «Sulla struttura, dal 2004 ad oggi, non c’è chiarezza: credo una risposta sarebbe dovuta anche agli appartenenti della comunità islamica, che hanno comunque diritto di riunirsi ed esercitare la liberà di culto», sottolinea Claudio Corrado.

Il destinatario delle richieste dei tre consiglieri che fanno capo alla lista civica Sassolesi è il Sindaco Claudio Pistoni, l’oggetto il ben noto edificio di via Cavour.

«Il messaggio che è passato era che dal 16 aprile il luogo poteva essere riaperto. Non è vero: mancava un sopralluogo che non ci risulta sia stato fatto: vogliamo sapere a che titolo il locale verrà riaperto e chi firmerà l’autorizzazione», ha detto Nizzoli, «e l’impressione – ha aggiunto Caselli – è che la procedura che porta alla riapertura di via Cavour sia stata illegittimamente snellita per premiare una comunità che ha contribuito in modo determinante al successo dell’attuale sindaco».

Accuse gravi, che i “Sassolesi” accompagnano alla richiesta di avere la documentazione riguardante la struttura attraverso un accesso agli atti. «Chiesti i documenti su via Cavour il 30 giugno, ad oggi non li abbiamo», ha detto ancora Caselli, spiegando come la battaglia dei “Sassolesi” su via Cavour sia appena cominciata. «Aspettiamo gli atti, faremo un’interrogazione in consiglio ed è ovvio che ci riserviamo di segnalare e denunciare eventuali illegittimità presso gli organi competenti»

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