5Consiglio-Sassuolo2014Partendo dalle premesse che: la legge stabilisce in tre anni di bilancio passivo di una società il limite massimo consentito per ottenere finanziamenti atti ad un risanamento della stessa, ed SGP è in passivo da molti più anni; Che il concordato preventivo deve essere accettato dai creditori e approvato da un Giudice (cose queste che non sono assolutamente scontate); per ottenere il risultato sperato il comune deve garantire la copertura di un trasferimento in conto capitale di 26 milioni ad SGP a parziale rimborso delle opere e delle manutenzioni eseguite da questa su beni di proprietà comunale e potrà farlo solo con l’aumento delle imposte a valori altissimi.

Queste le nostre principali perplessità, suddivise in punti:

1)Analizzare il piano ricevuto senza poterlo confrontare col Bilancio consuntivo 2013 rende il medesimo privo di un reale valore. Ad oggi non è ancora stato presentato. Nonostante questo, dalla analisi del materiale fornitoci dalla nuova amministrazione Pistoni si evince che hanno calcolato un debito addizionale di 23 milioni €, dovuto principalmente alla riconsiderazione del valore di immobili. A differenza dalle analisi che avevamo ricavato dallo studio del piano concordatario presentato dall’amministrazione Caselli, dove la perdita era di euro 6.700.000. Di fatto l’incremento del debito può essere anche considerato un artificio contabile che faciliterà a far apparire più roseo il bilancio consuntivo che dovrà presentare per il 2014 l’amministrazione attuale.

2)Abbiamo perplessità anche sul valore degli immobili in dismissione quantificato al 31/12/13 in €9.035.176 . La valutazione di mercato fatta analizzando le singole unità ci porta a pensare che l’importo di realizzo attuale sia di molto inferiore a quello appostato in bilancio. Non dimentichiamoci dell’asta andata deserta per i magazzini di via Pia per ben due volte al valore attuale.

3)Si parla anche di un aumento ricavi: viene ipotizzato di € 1.515.194 per lo più motivati da una internalizzazione dei servizi.

Considerando il Nuovo Global Service –

Avvio Servizio riscossione, TARES e polo catastale (con questa operazione l’IVA verrà addebitata da S.G.P. al Comune per circa € 333.000 e da questo non sarà recuperata, quindi è un costo aggiuntivo) per cui si trasferiscono costi e ricavi dalla una parte all’altra.

Inoltre riqualificare il personale per impiegarlo in nuove mansioni e comprare nuovi software per portare all’interno questi servizi comporterà un aumento costi che qui non sono stati quantificati

C’è anche una questione non secondaria riguardante il personale: se alcuni addetti saranno ad esempio dirottati dal servizio catastale alla riscossione , come faranno gli impiegati con organico ridotto a produrre di più? Oppure è lecito domandarsi in che maniera erano sotto occupati in precedenza se si suppone che possano essere gravati con nuovi incarichi di lavoro?

4)Calo presunto degli oneri finanziari: In merito alla valutazione di un deciso calo degli oneri finanziari (da 2,19 milioni di € a 1,82 milioni di €) ci lascia alquanto perplessi il fatto che la posizione finanziaria debitoria nei confronti delle banche sia rimasta ferma, alla luce del fatto che nel corso del 2013 non sono stati rispettati i piani di ammortamento e pagamento delle rate (capitale sicuramente e interessi ) e che il costo del denaro non è ulteriormente calato in maniera cosi significativa.

5)Vorremmo evidenziare e abbiamo chiesto chiarezza sulla presenza di un contratto di prodotti derivati di 16.000.000 € collegato al mutuo , che porta S.G.P. a pagare dal momento dell’accensione dello stesso un tasso fisso del 3,66% a fronte di uno 0,80% ( 0,40%di euribor 3mesi + 0,40% di spread contrattuale ), che si sarebbe pagato mantenendo l’operazione a tasso variabile. In un anno indicativamente si vanno a pagare quindi circa 570.000€ in più di oneri finanziari.

Non ci e’ chiara la parte relativa al fatto che una porzione notevole dei conferimenti del Comune a SGP verrebbero giustificati come riacquisto delle reti, di cui SGP risulterebbe proprietaria .Alla fine risulterebbe una partita di giro

.Per RISPETTO nei confronti dei contribuenti, che le famose reti le hanno già pagate (per non dire strapagate) l’amministrazione comunale non dovrebbe neppure pensarla una giustificazione del genere e sarebbe meglio cominciare a chiamare le cose con il loro nome.

Per concludere: ci domandiamo perché debbano essere i cittadini Sassolesi a pagare con l’innalzamento delle tasse e la ritenuta IRPEF per gestioni amministrative evidentemente non oculate. Cittadini che ancora non possono sapere quali siano le vere responsabilità delle precedenti amministrazioni, visto il continuo rimpallarsi di colpe tra i vari partiti? Mentre la conseguenza delle imposte portate al massimo genereranno una grave conseguenza di recessione, sia per le attività produttive, commerciali e residenziali.

Per questi motivi il Movimento5Stelle Sassuolo è contrario al piano concordatario SGP, e anche all’aumento delle aliquote.