casa-condominio“In quasi nove casi su dieci a occupare gli alloggi di Edilizia residenziale pubblica che appartengono al Comune di Modena sono persone di cittadinanza italiana. Inoltre, oltre il 56 per cento degli assegnatari ha oltre 65 anni”. Lo afferma l’assessora al Welfare del Comune di Modena Giuliana Urbelli intervenendo sulla proposta avanzata da alcune forze politiche di attribuire nella graduatoria per l’assegnazione di alloggi Erp un maggiore punteggio ai residenti a Modena da lunga data.

Le graduatorie di assegnazione Erp sono costruite tenendo conto di condizioni sociali, abitative, economiche e di disabilità. E sono rivolte a famiglie con cittadinanza italiana o altra condizione a essa equiparata prevista dalla legislazione, residenti nel comune o con attività lavorativa nello stesso.

In merito alla situazione dei due casi specifici portati all’attenzione dei giornalisti, l’assessora si dichiara disponibile a incontrare le famiglie che sono per altro già conosciute dai servizi e per quanto di competenza prese in carico.

Gli assegnatari totali di alloggi Erp sono 2427 di cui il 13 per cento cittadini extracomunitari (la popolazione straniera residente corrisponde circa al 16 per cento) e l’87 per cento italiani (la percentuale di assegnatari italiani era dell’86 per cento nel 2012).

“Come recentemente discusso in Consiglio comunale, il problema non sono i criteri per l’assegnazione dell’alloggio – continua Giuliana Urbelli – ma il fatto che il numero dei richiedenti, da anni in aumento per effetto di crisi economica e occupazionale, è purtroppo molto più alto degli alloggi disponibili: nel 2013 è stato possibile assegnare solo 92 alloggi su 794 domande; la maggior parte (57 per cento) dei quali assegnati a cittadini italiani le cui domande rappresentavano il 48 per cento del totale. Altro aspetto critico – precisa Urbelli – è il basso turn over nelle assegnazioni che si registra anche per effetto della normativa in vigore: se cioè possono entrare in graduatoria per l’assegnazione solo le famiglie con un reddito inferiore 34.300 euro Ise, per determinare l’uscita dall’alloggio l’asticella si alza a 51.460 euro Ise. A seguito delle nuove normative nazionali e regionali – conclude l’assessore – si renderà comunque opportuno rivedere l’impianto programmatico delle politiche abitative e relativi regolamenti, anche in base alle indicazioni e agli orientamenti che verranno dal nuovo Consiglio comunale”.

Inoltre, il Comune di Modena è impegnato a incrementare il patrimonio Erp e già lo scorso anno ha attivato un bando per aumentare l’offerta di alloggi per un totale di oltre 4 milioni che si concluderà nei prossimi mesi. Il Comune ha anche elaborato altre risposte al problema del disagio abitativo che vanno dai contributi per i bandi di sostegno per l’affitto all’Agenzia Casa. Nel 2013 sono state 698 le famiglie in situazione di difficoltà e in possesso dei requisiti che hanno richiesto e ottenuto un sostegno all’affitto e il bando è stato finanziato dal Comune anche per il 2014 con 1 milione di euro, cui si aggiungono altri 135.000 mila euro giunti dalla Regione Emilia-Romagna.