forestale_2La CISL Federazione Nazionale della Sicurezza contesta con fermezza l’intenzione posta in essere nel Consiglio dei Ministri di giovedì 10 luglio di spogliare il Corpo forestale dello Stato dei compiti in materia di polizia e di ambiente, tramite il Disegno di Legge sulla riorganizzazione della Pubblica Amministrazione.
La decisione individuata è una soluzione estemporanea e parziale assunta con evidente superficialità utilizzando una semplicistica scorciatoia invece di affrontare organicamente la riorganizzazione complessiva del Corpi di Polizia.
Infatti, in Italia esistono ben 7 corpi di polizia ( 5 nazionali e 2 locali) che si sovrappongono in attività e funzioni con costi esorbitanti per la collettività e per l’efficacia del servizio prestato. Una questione aperta e non risolta che è stata oggetto di richiamo e ora di sanzioni da parte della Comunità europea.
Intervenire solo sulla Forza di polizia più piccola è un palliativo, un operazione inutile perché non produrrebbe risparmi economici, ma creerebbe un danno alla collettività che verrebbe privata dell’unico Corpo con specifiche capacità ed attitudini operative nell’ambito della tutela dell’ambiente e degli animali e del settore agro-alimentare.
Pertanto si chiede al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, di porre fine a questo tipo di interventi che sono estremamente lontani dai tanto decantati progetti di riforma anche nel campo della sicurezza. Il tema va invece riportato all’interno di una più articolata e necessaria revisione dell’intero sistema delle forze dell’ordine (Carabineri,
Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello stato, Polizia Provinciale e Polizia locale ecc.)

Un NO convinto della FNS CISL che metterà in campo ogni iniziativa utile volta a contrastare lo smembramento del Corpo Forestale dello Stato.

Il Segretario Generale, Pompeo Mannone