uova_2Dopo pomodoro da industria, pere e carni suine, la regione Emilia Romagna dà i natali ad una nuova Organizzazione Interprofessionale, pronta a qualificare un comparto importante del Belpaese per la rilevanza economica e occupazionale che riveste, quello delle uova e degli ovoprodotti.

“Esprimiamo grande soddisfazione – ha detto Claudio Canali, vice-presidente di Confagricoltura Emilia Romagna – per la nascita dell’Organizzazione Interprofessionale Interregionale filiera uova. Il suo quid: rappresenta quasi tutti i produttori italiani, ossia oltre 35 milioni di galline allevate sul totale nazionale che supera di poco i 40”

La neo nata O.I. riunisce l’intera filiera dell’uovo in Italia dalla produzione alla vendita: circa 300 aziende sparse un po’ ovunque (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Umbria) e iscritte a Assoavi, la più grande realtà associativa del settore avicunicolo nazionale.

“Ci rallegriamo – ha aggiunto infine Canali – della scelta strategica adottata dal settore delle uova e degli ovoprodotti che segna la svolta e investe nella valorizzazione della produzione italiana attraverso il sistema di filiera. Solo così sarà possibile favorire un miglior equilibrio tra domanda e offerta; condividere politiche comuni e realizzare quella sinergia necessaria per affrontare la competitività sui mercati stranieri”.