“La Regione dica in quali tempi e con quali modalità intende avviare le procedure per dare il via al più presto all’istituzione del ‘distretto turistico dell’appennino’ comprendente i comuni montani delle province di Modena, Reggio Emilia e Bologna. Dopo il salutare cambio di rotta dell’assessorato al Turismo, che ha finalmente deciso di superare gli ostacoli normativi che mi erano stati opposti in precedenza quando avevo presentato in un’interrogazione con la richiesta di istituirlo. Non mi interessa di certo rivendicare la primogenitura della proposta, mi interessa invece che non si perda altro tempo e si lavori per la costituzione del distretto turistico dell’appennino. Sono quindi positive le recenti dichiarazioni dell’assessore regionale al Turismo, durante l’incontro dedicato al turismo che si è svolto venerdì 25 luglio 2014 a Pavullo, dove ha invece rilanciato, la mia proposta sulla creazione di un solo distretto turistico, per tutti i comuni montani dell’Appennino modenese, bolognese e reggiano. Mi auguro che queste parole non rimangano solo un auspicio. Quello che è stato fatto giustamente per la costa romagnola deve essere fatto anche per la nostra montagna”.

A chiederlo alla Giunta regionale dell’Emilia Romagna, in una nuova interrogazione sul tema è Andrea Leoni dopo che aveva già presentato una richiesta di costituzione del distretto turistico per l’appennino sia con un’interrogazione nel febbraio scorso e sia con una risoluzione per impegnare la Regione in tal senso.

“Come è stato costituito il distretto turistico della costa emiliano-romagnola, allo stesso modo, il settore turistico per l’appennino è decisivo per la vivibilità stessa di quei territori e che pertanto deve trovare da parte della Regione Emilia Romagna uguale attenzione a quella riservata legittimamente al turismo della costa. Il distretto può rilanciare l’offerta turistica, migliorare l’efficienza nell’organizzazione e nella produzione dei servizi e può servire per usufruire di agevolazioni fiscali, amministrative, finanziarie e per la ricerca e sviluppo, a partire da una ‘zona a burocrazia zero’, con conseguente applicazione delle speciali procedure di semplificazione amministrativa, così come previsti per il distretto turistico della costa emiliano”.