Secondo i Consorzi di bonifica dell’Emilia-Romagna nella nostra regione il valore del dissesto idrogeologico sta superando la soglia del miliardo di euro. Il M5S si è da sempre battuto su questo tema: abbiamo più volte ribadito quanto sia importante una politica di difesa del territorio seria che -senza costruire nuove infrastrutture- riesca a creare una chiara strategia di riduzione dei rischi.
Invece di investire in queste necessarie opere di prevenzione, la regione Emilia-Romagna è interessata alla realizzazione della prima autostrada regionale, la “Cispadana”. Il progetto definitivo prevede un costo complessivo dell’investimento di oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro . Quest’opera rientra nell’ elenco dei cantieri che partiranno con il varo del pacchetto “Sblocca Italia” del Governo Renzi.
Quest’infrastruttura – poco utile a livello trasportistico e dispendiosa visto che supera di gran lunga il valore medio nazionale per km di autostrada- attraverserà le province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara e andrà a collocarsi in un territorio che ha dimostrato tutta la sua fragilità a livello sismico e idrogeologico.
Un territorio che avrebbe infatti ben altre priorità . E intanto? I fenomeni di dissesto idrogeologico e gli eventi meteorologici cosiddetti «straordinari» sono diventati «ordinari». Stato di calamità naturale, si dice, come se non dipendesse dalle scelte dell’uomo. L’uomo è invece responsabile di queste catastrofi. Il territorio è sfruttato per seguire -come sempre del resto- logiche di profitto a discapito dell’ambiente.

Operare in prevenzione costa meno dei soli costi di riparazione delle urgenze ambientali che ci attendono già in un breve futuro. Perche dunque non utilizzare questo miliardo e trecento milioni nelle opere di prevenzione invece di costruire un’ infrastruttura inutile?

Fermiamo i disastri annunciati, agiamo per il bene del nostro Paese.

(Michele Dell’Orco, Maria Edera Spadoni, Vittorio Ferraresi  – Cittadini Deputati Movimento 5 Stelle)