Segnali positivi da parte della Regione verso il “Documento strategico per lo sviluppo locale e la reazione alla crisi” che il Comune di Piacenza ha di recente presentato e di cui partirà, a breve, l’iter per la definizione dei progetti.

Con questo atto l’Amministrazione Comunale mira a coinvolgere le forze produttive e le parti sociali, ma anche le Istituzioni, tra cui la Regione Emilia-Romagna: per questo il Consigliere di Forza Italia Andrea Pollastri aveva presentato un’interrogazione in cui chiedeva alla Giunta di Viale Moro se intendesse finanziare le azioni che scaturiranno dal Documento.

“La Regione Emilia-Romagna – ha risposto l’Assessore allo Sviluppo Economico Luciano Vecchi – non è ancora stata direttamente coinvolta nell’elaborazione del Documento strategico, tuttavia, con riferimento alla nuova programmazione europea e al laboratorio Urbano, su cui la Città di Piacenza è già stata coinvolta nel corso degli incontri con il partenariato, i progetti potranno essere candidati ed eventualmente finanziati, fatta salva la coerenza con gli obiettivi della prossima programmazione europea.”

Vecchi ha enumerato anche altre iniziative che la Regione ha in atto per concorrere al rilancio dell’economia piacentina: “In particolare – ha scritto – sono in corso di realizzazione due edifici per il Tecnopolo, uno presso l’ex “Casino Vandelli” che ospiterà il laboratorio MUSP e l’altro presso l’ex centrale termoelettrica che ospiterà il laboratorio Leap. Inoltre la Regione, a seguito della manifestazione di interesse a valere sul Programma triennale attività produttive 2012-2015, ha approvato la proposta per la realizzazione dell’”Urban Hub” promosso dal Comune di Piacenza e sta procedendo alla negoziazione per il finanziamento di tale struttura che riguarda l’avvio di nuovi giovani imprese nel campo delle industrie culturali e creative e delle tecnologie ambientali. Il progetto è sostenuto anche da Camera di Commercio, Consorzio di Bonifica, Confcooperative, Università Cattolica, Politecnico, Conservatorio Nicolini”.

“Speriamo – ha commentato Pollastri –  che non si tratti solo di iniziative a fine elettorale: è necessario non solo che queste idee prendano corpo, trasformandosi in attività concrete, ma che si verifichi anche l’effettiva ricaduta sull’economia piacentina in termini di ricchezza e lavoro prodotti. Se non vi sarà riscontro si tratterà di soldi pubblici spesi male.”