Sono i Comuni di Corigliano Calabro (in provincia di Cosenza) e Vimercate, in provincia di Monza e Brianza, gli ultimi, in ordine di tempo, di una lunga serie di enti locali a cui il Comune di Modena ‘fa scuola’ sull’Europa e su come si intercettano i fondi europei. Tema delicato, in quanto negli enti locali spesso mancano le competenze e le professionalità in grado di elaborare, candidare e gestire progetti internazionali e innovativi, come richiesto dai programmi di finanziamento a gestione diretta della Commissione europea, attivi in numerosi ambiti di interesse degli enti locali.Le convenzioni con i Comuni lombardo e calabro diventeranno operative dopo l’estate, quando sarà riattivata anche quella con il Comune di Bergamo che Modena sta sostenendo nell’avvio dell’ufficio dedicato all’Europa.
Dal 1999 ad oggi sono in tutto 47 le convenzioni realizzate, soprattutto con amministrazioni comunali e provinciali, per complessivi 375 mila euro incassati dall’amministrazione modenese.
“È la conferma di un percorso di qualità in cui il nostro Comune è stato precursore – afferma il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli – perché lavorare con l’Europa è un’attività che non si improvvisa e che va svolta con continuità, ancor più oggi che, con l’allargamento dell’Unione, aumentano i progetti candidati ai finanziamenti. Per raccogliere la sfida gli enti locali devono attrezzarsi in fretta. Per Modena – continua il sindaco – si tratta di continuare a crescere e consolidare le competenze interne per mettere l’amministrazione in grado di partecipare alle opportunità offerte dall’Unione europea e per inserire a pieno titolo la città nel circuito internazionale”.
Ferrara, Parma, Piacenza, Mantova, Rimini, Imola, ma anche Trento, Treviso, Vercelli, Latina sono solo alcuni degli enti pubblici che si sono rivolti all’ufficio Progetto Europa del Comune per imparare a strutturare Uffici Europa e soprattutto per acquisire le competenze per intercettare fondi europei: come elaborare richieste di finanziamento di qualità, come gestire e rendicontare i fondi ottenuti, come costruire partnership internazionali.
L’attività è nata quando in Italia pochi enti locali erano attrezzati per dialogare con l’Europa. Modena, invece, aveva attivato il proprio ufficio già alla fine del 1995, come esperienza pilota. Da qui i primi contatti di altri enti, prevalentemente pubblici ma anche con alcuni soggetti privati, in cerca di consulenza in materia di fondi europei.
Le convenzioni attivate fino a oggi hanno riguardato prevalentemente la formazione e l’addestramento del personale chiamato a lavorare sui progetti europei, l’assistenza tecnica e organizzativa all’avvio degli uffici dedicati, l’assistenza tecnica per la candidatura e la gestione di progetti europei, l’informazione sui programmi di finanziamento, la formazione di amministratori e dirigenti, lo sviluppo di attività di cittadinanza europea attiva.