foto-AnsaIl Prefetto di Modena, Michele di Bari, a seguito del furto consumato nei giorni scorsi nella chiesa di San Vincenzo a Modena, dove ignoti hanno sottratto una preziosa tela del Guercino, ed anche in relazione alla diffusa recrudescenza del fenomeno di furti di opere d’arte negli edifici di culto registrata in provincia nelle ultime settimane, ha indetto per giovedì prossimo 28 agosto una riunione orientata a fare il punto della situazione rispetto al delicato tema.
All’incontro, oltre ai Vertici delle Forze di polizia, il Prefetto ha invitato anche il Sindaco di Modena, il Presidente della Provincia, S.E. l’Arcivescovo di Modena, il Procuratore della Repubblica di Modena ed il Soprintendente ai Beni artistici e storici di Modena.
L’iniziativa è sollecitata dalla constatazione che, in tempi recenti, l’attenzione della criminalità si è rivolta ad aggredire il patrimonio storico artistico di cui è ricco il nostro Paese, prendendo di mira soprattutto le Chiese, dove si concentra una significativa presenza di oggetti di pregio i quali, ancorché non sempre di elevatissimo valore commerciale, rappresentano comunque una preda appetibile da inserire fruttuosamente nei circuiti del fiorente traffico illecito di opere d’arte, articolato anche al di fuori del territorio nazionale.
La riunione, avvalendosi del contributo di conoscenza e di competenza di ciascuno, si prefigge quindi lo scopo di definire congiuntamente, strategie condivise che portino, da un lato, ad una più efficace tutela dei beni artistici, attraverso una completa mappatura delle opere di maggior rilievo e la predisposizione o il rafforzamento delle misure di difesa passiva, e dall’altro incrementino l’azione di prevenzione e di vigilanza presso luoghi dove essi sono custoditi.

Ciò nel convincimento, che solo un’azione sinergica ed integrata tra i diversi soggetti interessati al tema della salvaguardia di quella che rappresenta una delle più preziose cifre distintive dell’Italia nel mondo, possa consentire di scoraggiare il compimento di ulteriori atti di tale natura, impedendo che importanti ed uniche testimonianze del nostro passato vengano sottratte alla fruibilità di tutti e diventino motivo di lucro per delinquenti senza scrupoli.