prima_infanziaIl Comune di Bologna assume 53 educatori e 93 collaboratori nei nidi della città. L’Amministrazione comunale conferma con i fatti quanto annunciato nei mesi scorsi presentando l’ambizioso piano assunzionale 2014 e 2014-2016 per porre fine alla condizione di precariato diffuso e dare stabilità ai servizi.

Ieri e oggi, negli uffici dell’Area Personale e Organizzazione 53 educatrici ed educatori e 22 collaboratori e collaboratrici hanno firmato un contratto a tempo indeterminato con il Comune di Bologna. Si tratta di 75 persone, praticamente tutte donne (gli uomini sono soltanto quattro), che attendono da tempo la stabilizzazione, dopo anni di lavoro a tempo determinato, quasi tutto svolto presso i servizi comunali.
Oltre a tale personale, l’Amministrazione comunale ha assunto a tempo indeterminato in questi giorni ulteriori 71 collaboratori di nido d’infanzia provenienti da ASP Irides.

“Mentre altrove si chiudono servizi per la prima infanzia o si esternalizzano, noi abbiamo confermato la scelta di voler preservare il nostro impegno gestionale – spiega l’assessore alla Scuola, Marilena Pillati – Si tratta di un altro passo importante nella direzione, più volte dichiarata, di voler investire nell’educazione, dando stabilità ai servizi educativi, alla scuola e a chi vi lavora. Il nostro impegno proseguirà nei prossimi due anni, in coerenza con gli impegni che abbiamo assunto”.

Le assunzioni a tempo indeterminato nei servizi educativi cittadini si sommano a quelle dei 25 Assistenti di polizia municipale (i prossimi 25 saranno assunti entro la fine dell’anno), tutti giovani sotto i 32 anni, che hanno già preso servizio nei mesi di giugno e luglio.

Complessivamente, pertanto, negli ultimi 2 mesi il Comune di Bologna ha assunto circa 170 persone, un’operazione unica nel panorama nazionale, in completa controtendenza rispetto alle esternalizzazioni di servizi che molti enti locali stanno compiendo per fare fronte alla crisi economica e alla riduzione dei trasferimenti statali.