Verso-Expo-2015Presentazione a Milano, nell’ambito dello spazio della Regione Emilia Romagna al Padiglione Italia, dei progetti di punta organizzati a Modena e provincia in occasione di Expo 2015; definizione di un programma provinciale degli eventi e delle opportunità da offrire ai visitatori che arriveranno sul territorio; un progetto complessivo per potenziare l’accoglienza turistica, attraverso la definizione di pacchetti di offerte e itinerari, nuovi punti informativi e un portale web dedicato.
Sono le linee principali del progetto che l’area vasta Modena – non solo il capoluogo, quindi, ma l’intero territorio provinciale – mette in campo per il 2015 per cogliere l’opportunità di Expo. A esporle il sindaco Gian Carlo Muzzarelli durante l’incontro che, presente anche Morena Diazzi direttore generale Attività produttive della Regione Emilia Romagna, si è svolto questa mattina, venerdì 5 settembre, nella sala del Consiglio comunale di Modena con le associazioni di categoria e sindacati, enti e istituzioni, amministratori locali e imprenditori. “A tutti abbiamo chiesto uno sforzo straordinario per caratterizzare ogni evento in programma il prossimo anno sui temi legati a Expo: ‘Nutrire il pianeta, Energia per la vita’. Le prime proposte emerse, idee e progetti che soggetti pubblici e privati stanno definendo per il 2015 costituiscono una base importante sulla quale costruire un progetto complessivo di valorizzazione del territorio e per favorire nuova occupazione. Questa la “cornice” che intende mettere a sistema le diverse iniziative, valorizzando imprese e potenzialità del territorio. Visto l’alto grado di condivisione con cui è stata accolta oggi – ha concluso quindi il sindaco al termine dell’incontro – ora possiamo passare alla fase operativa per completare i pacchetti approfondendo le proposte e mettendo a punto i singoli progetti”.
Per creare un unico concerto di valori, il centro storico di Modena sarà ‘porta’ e ‘vetrina’ per il territorio provinciale, da cui si irradiano percorsi e itinerari che coinvolgono l’intera provincia: “Un’opportunità anche per le imprese dei Comuni più lontani di avere una ‘vetrina’ nel principale punto di accesso dei visitatori”, ha spiegato Muzzarelli.
Parte integrante del progetto, per esempio, è il piano di riqualificazione della zona della stazione ferroviaria di Modena, con interventi sull’edificio ex Poste, l’evidenziazione del collegamento pedonale Stazione ferroviaria-Mef (“linea gialla”, con adesivi a terra, su di un percorso di circa 500 metri che richiede tra i 5 i 7 minuti a piedi), il potenziamento dell’illuminazione pubblica e una nuova segnaletica verticale.
Tra le varie proposte emerse anche un progetto per la riqualificazione di aree dismesse in centro storico, attraverso incentivi per la riapertura di negozi sfitti come temporary store o pubblici esercizi caratterizzati sull’agroalimentare di qualità nella zona di piazza Roma.
“Prodotti agroalimentari di qualità, tradizione gastronomica, patrimonio culturale, motori e lirica sono gli assi strategici sui quali far leva – ha aggiunto Muzzarelli – costruendo una proposta complessiva che metta a disposizione dei visitatori il meglio di Modena e provincia. Lavorando non solo sui sei mesi di Expo, ma con la prospettiva di rendere strutturale la vocazione turistica del territorio e valorizzando le sue imprese a cui chiediamo di essere protagoniste di questo ”.
Tra i vari interventi anche il miglioramento e potenziamento della segnaletica turistica sia urbana che extraurbana e la creazione di nuovi punti di accoglienza turistica, a cominciare dalla stazione Mediopadana; nuovi pacchetti di offerta turistica, convenzioni con ristoranti e hotel; la riorganizzazione dei giorni e orari di apertura di siti di interesse culturale, servizi, commercio.

BOTTURA: “PROMUOVIAMO IL TERRITORIO”

Anche lo chef è intervenuto all’incontro. Tante le proposte e i progetti a cui stanno lavorando imprese e istituzioni. Ghini: “Servono strategie per portare i turisti”

“Promuovere un intero territorio, parlare dell’area de fiume Po anziché di un singolo ristorante per entrare nei circuiti della comunicazione internazionale”.

È la ricetta dello chef Massimo Bottura, illustrata durante l’incontro di questa mattina, per consentire al territorio modenese di farsi conoscere e attrarre turisti in vista di Expo 2015. “Ma è anche importante garantire a chi arriva in città la possibilità di poter tranquillamente passeggiare in centro storico, quindi ben vengano gli interventi strutturali e per la sicurezza che l’Amministrazione comunale sta portando avanti”, ha aggiunto lo chef modenese di fama internazionale che nell’occasione ha anche ricordato uno dei progetti che lo vedono impegnato. “Con Papa Francesco e la Diocesi di Milano stiamo lavorando alla realizzazione di una mensa sociale in un teatro dismesso alla periferia di Milano, dove portare e cucinare gli avanzi alimentari di tutti i padiglioni Expo. La mensa resterà in funzione per un mese, ma poi il locale attrezzato potrà continuare a essere utilizzato”, ha proseguito suggerendo che anche Modena con le sue scuole di ristorazione e la formazione per i giovani possa avere un ruolo in questa fase del progetto.

Sulla necessità di “migliorare l’accoglienza e l’offerta turistica di un territorio che deve fare sistema” ha puntato inoltre Antonio Ghini, direttore del Museo Ferrari sottolineando anche l’importanza “di decidere tempestivamente le strategie per portare visitatori a Modena, perché soprattutto quelli provenienti dall’estero hanno bisogno di organizzarsi per tempo”. Ghini ha anche accennato a uno dei  progetti che si stanno sviluppando in vista di Expo, già in funzione in via sperimentale: “una navetta turistica che collega l’aeroporto di Bologna, la stazione Mediopadana con il Museo Enzo Ferrari di Modena e il Museo di Maranello e ad altri punti di interesse”.

Tante altre le proposte emerse durante l’incontro: dai progetti per valorizzare le imprese modenesi e la loro capacità di innovazione a cui sta lavorando Democenter a quelli per promuovere le eccellenze gastronomiche del territorio illustrate dall’assessore provinciale all’Agricoltura e Gran Maestro della Cosorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale Luca Gozzoli e dal presidente Consorzio tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Enrico Corsini, dall’impegno delle Amministrazioni comunali di Sassuolo e Carpi presentati rispettivamente dagli assessori Gregorio Schenetti e Simone Morelli alle idee su Villa Sorra avanzate da Antonio Cherchi di Slow food Emilia Romagna fino ai progetti che sta sviluppando l’Università di Modena e Reggio Emilia illustrati dal professore Massimo Tonelli.