camusso_2Uno degli aspetti più rilevanti del cambiamento che ha caratterizzato il lavoro in questi anni sta nel sempre maggiore contenuto di conoscenza che gli è insito. Questo determina due fenomeni: da un lato la sempre maggiore diffusione di lavoratori con competenze pregiate e specifiche, che definiamo “cognitivi”, dall’altro il rafforzarsi delle componenti cognitive in ogni tipo di attività.

La ricerca sul campo, condotta congiuntamente dai tre istituti di ricerca IRES di Emilia-Romagna Toscana e Veneto, offre importanti spunti di riflessione sulle caratteristiche comuni a questo tipo di lavoratori, che pure si trovano ad operare in ambiti professionali e con forme contrattuali molto diversi tra loro. Si tratta di lavoratori che investono molto sulla propria professionalità, quasi gelosi della propria attività e dei margini di autonomia nel lavoro che si sono conquistati.

Ma che al tempo stesso avvertono un forte bisogno di riconoscimento sociale e di stabilizzazione delle fonti di reddito, spesso precarie.

Questi lavoratori pongono domande nuove a chi, come il sindacato confederale, si prefigge di tutelarli e di organizzarli. L’accresciuto apporto di conoscenza nel lavoro e nelle professioni interroga le organizzazioni sindacali sulle scelte di natura contrattuale ed organizzativa; sicuramente, linguaggi e forme collettive tradizionali non rispondono alle richieste di tali figure.

Di tutto questo si occuperà il Convegno “LAVORO, CONOSCENZA SINDACATO. Una ricerca tra i lavoratori cognitivi” organizzato dagli IRES di Emilia-Romagna, Toscana e Veneto martedì 30 settembre a Bologna, ore 10,00, Palazzo d’Accursio Cappella Farnese, Bologna, durante il quale i risultati della ricerca saranno illustrati e discussi con studiosi, lavoratori e dirigenti sindacali.

Il Convegno sarà concluso da Susanna Camusso, Segretaria Generale della CGIL.