29-settembre4Chi l’avrebbe mai detto quarant’anni fa che quel “oggi 29 settembre” che andava ad aprire la canzone dell’Equipe 84 sarebbe diventato col tempo un appuntamento fisso di grande gioia e festa per la città di Modena?  Si narra infatti che “quel caffè” dove il protagonista della canzone stava seduto fosse proprio il bar Grande Italia, storico ritrovo di musicisti e artisti beat. Probabilmente sui tavoli di quel bar chissà quante canzoni sono nate, quantomeno embrionalmente del repertorio di Equipe 84, Nomadi, ma anche Guccini o Caterina Caselli.

E’ dalla prima edizione del 2009 che largo di Porta Bologna è stato simbolicamente intitolato “Piazzetta 29 Settembre. Ed ogni anno in quella data, Modena si trasforma nella capitale della musica. Ogni anno viene costruito un cast ad hoc e per meglio celebrare l’avvenimento in puro stile beat, ogni anno la chiusura dello spettacolo viene affidata ad un gruppo od un Artista che all’epoca beat era sulla cresta dell’onda. Negli anni sono succeduti Nomadi, Dik Dik, Equipe 84… persino Casco d’oro Caterina Caselli è tornata nella “sua” Modena nell’edizione che fu dedicata al grande Pierangelo Bertoli. Ieri sera sono stati a Camaleonti che hanno avuto il ruolo di “testimoni dell’epoca”.

29-settembre3

Quest’anno gli organizzatori hanno voluto dedicare il 29 settembre modenese alle donne, sarebbe stato scontato costruire un cast di sole Artiste femmine, ed invece è stata una sola donna a calcare il palco di Piazza Grande ieri sera: la bravissima Lella Costa che ha divertito il pubblico numerosissimo con due monologhi impostati sui testi delle canzoni, e giusto per rimanere in tema ha sviscerato il testo della famosa canzone di Ruggeri “Quello che le donne non dicono”.

29settembre2

L’omaggio vero e proprio alle donne è arrivato dalla scelta del repertorio proposto, si sono così potute ascoltare canzoni come “Gloria”, “Gianna”, “Deborah”, “Lisa (dagli occhi blu)” tutti pezzi dedicati e intitolati alle donne.

Nomi storici come Fausto Leali, Mario Tessuto, i Camaleonti, il prof.Roberto Vecchioni; ma anche i Rats, Benvegnu, Marco Ligabue o l’accaldatissimo (e bravissimo) Diodato che ha coraggiosamente presentato una cover si Modugno dedicata all’ennesima donna “Selene”.

Conduzione affidata al bravo Leo Turrini e impeccabile organizzazione dell’instancabile Riccardo Benini.

29sett1