Sono tre le aziende emiliano-romagnole che rientrano nell’elenco, appena pubblicato dalla Commissione europea, delle piccole e medie imprese che beneficeranno per prime dei fondi previsti dal nuovo strumento finanziario comunitario Horizon 2020 dedicato alla ricerca e all’innovazione tecnologica.

Si tratta delle bolognesi Poggipolini, grazie a un progetto per la produzione di elementi di fissaggio in titanio per il settore dell’industria automobilistica, e Varvel, per lo sviluppo di un nuovo cambio a basso costo senza lubrificanti, e della Defspa di Fiorano Modenese, che ha partecipato all’assegnazione dei fondi con un nuovo inchiostro ecologico per la bioceramica.

In totale sono 21 le realtà italiane, su 155 provenienti da 21 Stati diversi, che potranno beneficiare per prime dei 3 miliardi di euro messi in campo dalla Ue con lo strumento Pmi di Horizon 2020 per finanziare la ricerca e la commercializzazione dei prodotti più innovativi delle piccole e medie realtà produttive. I vincitori del bando riceveranno ognuno 50 mila euro per intraprendere studi di fattibilità per i loro progetti. La fase successiva prevede un’ulteriore selezione, alla fine della quale i soggetti più meritevoli potranno disporre di finanziamenti fino a 2,5 milioni di euro.  L’intero procedimento si articola quindi in tre momenti: il già citato studio di fattibilità, lo sviluppo di progetti dimostrativi, l’offerta di servizi di consulenza per sviluppare l’attività aziendale e di altre forme di facilities.

Il successo riscosso da questa call, segnala il Centro Europe Direct dell’Assemblea legislativa regionale, è stato notevole. Più di 2.500 le proposte pervenute, distribuite abbastanza equamente tra i diversi Stati che partecipano a Horizon 2020. Dopo una scrematura iniziale, operata da esperti indipendenti, oltre 300 aziende sono risultate in linea con lo standard di valutazione. Di queste, circa il 49% è stato poi ammesso al finanziamento.

“Le Pmi innovative saranno centrali per rilanciare l’economia europea, favorendo uno sviluppo duraturo dell’occupazione e lanciando prodotti e servizi di punta”, ha affermato il Commissario europeo per la Ricerca, l’innovazione e la scienza, Máire Geoghegan-Quinn. Lo strumento mira, infatti, a finanziare progetti dal forte contenuto innovativo, andandosi a inserire nel quadro più ampio degli 80 miliardi stanziati in base a Horizon 2020 per il supporto alla ricerca e all’innovazione delle piccole e medie imprese.

Complessivamente, nel corso dell’anno è previsto il finanziamento di circa 645 progetti, che saliranno a 670 nel 2015. Il bando resta aperto e le prossime scadenze per la valutazione sono il 24 settembre e il 17 dicembre 2014 per la prima fase, il 9 ottobre e il 17 dicembre 2014 per la seconda.