“Anche l’Ugl Emilia Romagna sarà alla manifestazione nazionale del 25 ottobre a Roma, indetta dalla Confederazione, per difendere il lavoro”. E’ quanto dichiara il segretario dell’Ugl Emilia Romagna, Tullia Bevilacqua, spigando che “la nostra regione è in pieno allarme lavoro con quasi il 10 per cento di disoccupazione. I tentativi di riforma, attraverso il Jobs Act, non fanno altro che generare completa sfiducia: paradossalmente pensando di estendere le tutele queste vengono di fatto diminuite. Il lavoro non si crea cambiando l’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, ma mettendo le aziende nella condizione di rimanere in Italia, di investire nel nostro territorio così come ha fatto Philip Morris in questa regione; occorre defiscalizzare gli oneri a carico delle imprese e rendere appetibile il contratto a tempo indeterminato, rivedere realmente la spesa pubblica e soprattutto abbattere la burocrazia. Il Jobs Act non è la soluzione alla crescita della disoccupazione, è il prezzo da pagare all’Europa, un prezzo che non ricadere sulla spalle dei lavoratori”.

“L’Italia – prosegue Bevilacqua – si cambia ascoltando le parti sociali e i suggerimenti che da queste arrivano. E’  la partecipazione alle scelte che fa la differenza: la soluzione non è turarsi il naso e andare avanti ma valutare cosa è davvero giusto per il nostro Paese, non siamo né la Germania né un Paese Nordico”.