Polizia-MirandolaNell’ambito di predisposti servizi finalizzati al contrasto dell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, alle ore 23,45 di mercoledì 8 Ottobre, personale in forza al Commissariato P.S. di Mirandola, a seguito di mirati appostamenti e pedinamenti nei comuni di San Felice sul Panaro e di Mirandola, ha tratto in arresto due persone di origine magrebina, già note alle forze dell’ordine per reati attinenti gli stupefacenti.

L’attività d’indagine, nata grazie ad un controllo di polizia su strada, effettuato da personale della Squadra Volante del Commissariato, si è sviluppata in circa quattro settimane di accertamenti di vario tipo e servizi mirati, i quali hanno consentito il buon esito complessivo dell’operazione. Nel corso della stessa, sono state sequestrate nr. 24 dosi di cocaina e circa 10 grammi di marijuana, oltre a circa millecinquecento (1500) euro in contanti, provento dell’attività di spaccio.

L’attività d’indagine, coordinata da P.M. Dott. Marco Imperato della Procura della Repubblica di Modena, al di là delle semplici quantità di sostanze stupefacenti sequestrate, ha consentito di dimostrare compiutamente la complessa attività di spaccio, in quanto sono stati ampiamente documentati i numerosi e diversificati contatti tra spacciatori e compratori.

Infatti, le modalità di vendita – acquisto venivano spesso variate, sia come tempistica che come ubicazione sul territorio, oltre al fatto che gli arrestati erano sempre ben attenti a non circolare su strada portando al seguito grosse quantità di droga, ma solo il minimo indispensabile necessario alla vendita: ciò ha reso oltremodo difficile individuare luoghi e tempi dell’attività illecita, dilatando i tempi necessari all’arresto in flagranza di reato.

arresti-mirandola

Gli arrestati sono T. M. A., nato in Marocco, pregiudicato per reati specifici, clandestino sul territorio nazionale e T. R., nato in Marocco, incensurato, in possesso di regolare permesso di soggiorno ma senza fissa dimora in Italia.

Per i due soggetti è già stato convalidato l’arresto e sono tuttora associati presso la Casa Circondariale Sant’Anna di Modena, mentre continua l’attività d’indagine volta a stabilire se vi siano ulteriori sviluppi in merito.