stalkingSarebbe stata la fine della convivenza a trasformarlo in un vero e proprio incubo per la sua ex, portandolo a macchiarsi di una serie di condotte delittuose per le quali, al termine delle indagini, i Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza l’hanno denunciato alla Procura reggiana che, nella persona del Dott.ssa Piera Cristina Giannusa, Sostituto titolare dell’inchiesta, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, Dott. Giovanni Ghini, l’applicazione nei confronti dello stalker della misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione e a qualunque altro luogo frequentato dall’ex compagna, vietandogli inoltre di comunicare attraverso qualsiasi mezzo con la donna. Provvedimento di natura cautelare che la scorsa sera veniva eseguito dai Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza che hanno condotto le indagini. Lei una 42enne lui un 50enne, entrambi abitanti in un comune della Val d’Enza: sono loro i protagonisti di questa vicenda. Dopo una anno di tranquilla convivenza la gelosia dell’uomo ha avuto il sopravvento tanto che la donna, a giugno di quest’anno, decide di interrompere la convivenza. E da allora che comincia la persecuzione con condotte delittuose consistenti nell’inviarle numerosi sms anche dal contenuto minaccioso, nel tempestarla di telefonate (fino a una settantina al giorno), nell’aspettarla fuori dal posto di lavoro, nell’inseguirla con la propria autovettura al termine del turno di lavoro. Condotte persecutorie quelle dell’ex compagno che hanno cagionato alla donna un perdurante e grave stato d’ansia e di timore per la propria incolumità tanto da vederla costretta a mutare le proprie abitudini di vita, in particolare ad uscire da casa “scortata” per andare a lavoro nonché a cambiare il numero di telefono. Condotte persecutorie commesse con l’aggravante di averle portate a termine ai danni di persona già legata da relazione affettiva. Episodi delittuosi raccolti in varie denunce che riscontrate dai carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza hanno portato all’odierno provvedimento restrittivo richiesto ed ottenuto dalla Procura reggiana titolare dell’inchiesta. I Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza, ricevuta l’ordinanza applicativa della misura cautelare, vi davano esecuzione sottoponendo l’uomo al provvedimento di divieto di avvicinarsi all’abitazione e da qualunque altro luogo frequentato dall’ex, prescrivendogli di mantenere comunque una distanza di almeno 250 metri dai luoghi dalla stessa frequentati vietandogli inoltre di comunicare attraverso qualsiasi mezzo con la donna.